In Romania operano oltre 34mila imprese di autotrasporto e stoccaggio di merci, che impiegano 156mila persone e che producono un fatturato di dieci miliardi di euro. È il risultato della radiografia svolta dalla società di ricerche finanziarie KeysFin sui dati relativi al 2016. Dal 2012, il numero delle imprese è cresciuto di ben cinquemila unità, passando da 28.914 a 34.628. La maggior parte del fatturato, pari al 77,3%, è generato dall'autotrasporto di merci, mentre il resto da attività connesse allo stoccaggio. E gli esperti di KeysFin prevedono che anche il 2017 si chiuderà con valori positivi.
Secondo la ricerca, la crescita del trasporto merci è dovuta alla posizione geografica del Paese e al suo sviluppo economico, che ha aumentato i consumi interni, ma esiste anche un altro fattore che spinge l'autotrasporto internazionale, ossia il basso costo degli autisti. A tale proposito, è interessante notare che aziende o persone straniere controllano 327 società di trasporto rumene (pari al 22% del totale). I principali investitori esteri nel settore sono gli austriaci, che detengono il 4% del mercato (in valore pari a 464,5 milioni di euro), seguiti a pari merito da olandesi e italiani, con il 3% ciascuno. Gli investitori spagnoli, tedeschi, e francesi, hanno ciascuno il 2%.
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