Quando si parla di crisi delle imprese legata all’aumento della bolletta elettrica, appaiono soprattutto industrie o attività artigianali mentre la logistica viene ignorata. Eppure anche le piattaforme logistiche consumano elettricità per illuminare i capannoni, alimentare le attrezzature di movimentazione interna (ed esterna, nel caso di veicoli elettrici) e per quanto riguarda l’alimentazione e i farmaci per tenere la giusta temperatura di ampie volumetrie isolate termicamente. Insomma, anche la logistica è un’attività energivora.
Eppure la logistica è completamente esclusa dalle agevolazioni cui beneficiano appunto le attività energivore, perché la Legge cita solo quelle produttive e non le logistiche. “È una questione puramente formale, perché escludere la logistica da questa agevolazione non solo è un’interpretazione fuori dal tempo, ma mostra anche che non si è ancora compreso quale è il suo ruolo fondamentale nella filiera produttiva”, dichiara a TrasportoEuropa Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica.
L’associazione si è mossa già da tempo nei confronti del Governo per includere la logistica tra le attività che beneficiano dei contributi, ma finora inutilmente: “Ne abbiamo parlato al ministero per lo Sviluppo Economico, ma ci è stato ribadito che i benefici riguardano solo la produzione in senso stretto”. L’aumento della bolletta elettrica spinge le imprese logistiche a chiedere aumenti alla committenza, che a sua volta li ribalterà sui consumatori finali.
L’inverno peggiorerà la situazione, come spiega Ruggerone: “Molti impianti lavorano prevalentemente la notte, quindi sono illuminati anche d’estate, però in questa stagione quelli che operano di giorno usano la luce naturale. Con l’accorciarsi delle giornate serve più illuminazione e quindi c'è un maggiore consumo di elettricità”. Per comprendere l’entità degli aumenti, basti pensare che ad agosto la bolletta elettrica in questo settore ha subito aumenti di circa il 30%, valore che crescerà in inverno.
“Nessuno pare che si stia ponendo questo problema che non solo contribuisce a incrementare l’inflazione, ma potrà avere un impatto anche sull’operatività delle aziende. C’è il rischio che gli impianti con maggiori consumi, come i magazzini frigoriferi, possano avere problemi. Porto l’esempio dell’associazione europea della logistica Elvis, che già ad agosto raccomandò ai suoi associati di adeguare i contratti con i committenti e adeguare le polizze assicurative nel caso in s’interrompa il servizio per l’approvvigionamento dei gas refrigeranti. Ciò potrebbe valere anche per i consumi elettrici”.