Diversi casi di salmonellosi che hanno colpito almeno 142 persone in Gran Bretagna, Belgio, Francia e Irlanda hanno condotto l’Afsca (Agenzia belga per la sicurezza alimentare) a sospendere l’autorizzazione allo stabilimento Ferrero di Arlon, dove sarebbero state prodotti le uova di cioccolato contaminate, e a ritirare diversi lotti già distribuiti, con un danno molto elevato. Al momento non si conosce l’origine della contaminazione di salmonella, che potrebbe essere anche esterna all’impianto e ciò ha spinto il presidente dell’associazione internazionale Enfit sulla sicurezza della supply chain, Hans-Dieter Philipowski, ha scrivere due interventi su Linkedin relativi alla sicurezza nel trasporto (anche se finora non appare come causa di questo caso).
Philipowski scrive che “la salmonella trovata nel filtro di un serbatoio di stoccaggio deve essere arrivata in qualche modo ed è evidente che l’ingresso sia avvenuto con la materia prima”. Oltre da prodotti in polvere, aggiunge il presidente dell’Enfit, la salmonella può entrare nel ciclo di produzione anche con quelli liquidi. Per mostrare come ciò può avvenire, mostra la fotografia di un’autocisterna tedesca che ha nella parte posteriore la scritta “solo per il trasporto alimentare” e un cartello che indica il trasporto di prodotti K3, ossia non adatti alla produzione umana (generalmente rifiuti di prodotti alimentari o scarti di macellazione) e che possono essere facilmente contaminati da salmonella o altri contaminanti microbiologici.
Philipowski ricorda che questo doppio uso delle cisterne è illegale, anzi lo definisce “criminale” anche se accade “ogni giorno”. Egli spiega che l’industria vuole ridurre il costo delle materie prime, spingendo la filiera logistica a ridurli a sua volta e un modo per farlo è abbassare anche quelli della sanificazione delle cisterne o usarle in modo illecito. Per contrastare questa prassi, Philipowski segnala che l’Enfit ha stabilito standard e certificazioni per le imprese di trasporto e logistica. La corretta sanificazione dei veicoli e dei contenitori deve essere svolta in un impianto certificato Enfit Hqf - High Quality Food and Feed e documentata con uno specifico certificato digitale, a prova di falsificazione perché protetto da blockchain.