Dopo una lunga discussione, nella notte tra il 18 e il 19 giugno 2024 la Camera ha approvato il Disegno di Legge sull’autonomia differenziata, che darà maggiori poteri alle Regioni. Poche ore dopo l’approvazione, il presidente di Conftrasporto, Pasquale Russo, ha dichiarato che questa riforma “rischia di avere effetti negativi su pianificazione e funzionalità del sistema di trasporto e logistica del Paese”.
Russo ribadisce che “trasporto e logistica sono un insieme complesso e interconnesso, che per sua stessa natura richiede un approccio organico, di visione strategica, da cui poi discendono anche interventi ultra settoriali”. La nuova Legge, che trasferisce diverse competenze alle Regioni “non ha avuto la lungimiranza di prevedere un raccordo tra le scelte territoriali e i Piani nazionali che anche questo Governo sta adottando o revisionando, consapevole, quindi, delle caratteristiche peculiari del settore dei trasporti”.
Conftrasporto è preoccupata anche dal fatto che la Legge è stata approvata “in totale mancanza di definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione con riferimento a porti, aeroporti e grandi infrastrutture, e sulla cui difficoltà per identificare criteri oggettivi di valutazione abbiamo già espresso dubbi e perplessità”.
Russo conclude sostenendo che “a pochi giorni dalle elezioni UE, considerata la centralità che le Reti transeuropee e gli scenari di trasporto internazionali hanno avuto, la frammentazione delle politiche e della normativa di settore rischia di minare la competitività del sistema economico nazionale”.