Nel primo mese dell'emergenza Covid-19 in Italia sono uscite varie disposizioni che hanno sconvolto il sistema produttivo, con pesanti ricadute anche sul trasporto delle merci e sulla logistica. Per affrontare queste ricadute, le associazioni delle imprese di trasporto hanno inviato diverse richieste al Governo, alcune delle quali sono state accolte e altre sono in sospeso. Conftrasporto è una di queste associazioni, che ha prodotto diversi documenti per la varie modalità di trasporto, che ha raccolto in un documento di sintesi inviato al Governo il 6 aprile 2020. Lo scopo di queste richieste è “scongiurare la débacle di un settore che in questo momento, sta garantendo l’arrivo a destinazione dei dispositivi medici e dei beni di prima necessità”.
L’analisi della situazione attuale di Conftrasporto stima che le sole imprese di autotrasporto registrano un calo medio del fatturato del 60%, con picchi del 90% in alcuni settori: “Con la chiusura dei cantieri e delle attività produttive, anche l’operatività delle imprese di autotrasporto si è drasticamente ridotta, e la percentuale di perdita stimata due settimane fa dal Cerved nel 30% è praticamente raddoppiata nel giro di soli quattordici giorni”, spiega il vicepresidente di Conftrasporto, Paolo Uggè.
Il documento presentato prevede alcuni provvedimenti generali e altri dedicati a specifiche attività del trasporto. Nel primo caso, le due richieste principali riguardano la garanzia di liquidità alle imprese e una moratoria fiscale e contributiva. Bisogna potenziare le garanzie sui prestiti bancari con il Fondo Centrale di Garanzia e la Cassa Depositi e Prestiti e individuare nuovi strumenti per superare la crisi di liquidità. Nel secondo caso, Conftrasporto chiede di “estendere le sospensioni dei versamenti fiscali e contributivi fino al termine dell’emergenza nazionale, comprendendo – per trasporto e logistica energetica - il pagamento di accise e Iva da parte delle imprese, senza alcun limite di fatturato e sfruttare le nuove opportunità del regime temporaneo degli aiuti di Stato promosso dalla Commissione Europea”.
Per l’autotrasporto e la logistica, la lista di Conftrasporto comprende cinque punti:
- Attivarsi con l’Ue perché la prorogata validità delle revisioni sia efficace anche nei trasporti internazionali, e prevedere deroghe ai tempi di guida e di riposo, nel rispetto della sicurezza. Sospendere il calendario dei divieti di circolazione ai veicoli pesanti fuori dai centri abitati fino a fine emergenza.
- Consentire le revisioni dei veicoli pesanti anche nelle officine private.
- Prorogare al 31 ottobre 2020 i termini per il super ammortamento dei veicoli per completare l'acquisto di mezzi con relativi i benefici fiscali.
- Prevedere una proroga fino a fine anno dell'entrata in vigore delle disposizioni sui depositi di carburante a uso privato, che hanno esteso anche agli impianti di ridotto stoccaggio obblighi e adempimenti, generando un carico economico e burocratico per le imprese, certamente inopportuno in questa fase emergenziale.
- Per garantire un sostegno concreto e inclusivo al settore dell’autotrasporto, in assenza di un provvedimento più generale di sospensione del pagamento delle accise sarebbe opportuno prevedere per il secondo e terzo trimestre dell’anno il rimborso integrale delle accise versate sul gasolio consumato.
Per il settore marittimo e portuale, la lista di Conftrasporto è più lunga:
- Estendere la prevista, apprezzata sospensione del pagamento della tassa di ancoraggio fino alla fine dell’anno, così come la tassa di ancoraggio supplementare nei porti di Genova, Napoli e Venezia. Per i concessionari e le imprese dei terminal portuali, chiediamo di estendere la sospensione dei canoni di concessione alla fine del 2020, e che non sia un semplice ritardato incasso del canone, ma che preveda coperture alternative a compensazione dei mancati incassi delle Autorità di Sistema Portuale.
- Azzeramento costi portuali delle navi in disarmo per alleviare i costi delle imprese costrette allo ‘smantellamento’ delle imbarcazioni.
- Risorse straordinarie per i mancati introiti delle Autorità di Sistema Portuale. È necessario prevedere uno stanziamento straordinario, per il 2020, di 100 milioni di euro, grazie al quale le stesse Autorità potranno ridurre o sospendere i costi dei servizi portuali alle imprese.
- La crisi sta particolarmente colpendo i collegamenti di cabotaggio con le isole, con pesanti ricadute occupazionali e perdite di fatturato fino al 90%. Bisogna prevedere la decontribuzione del costo del personale marittimo, in forma di credito d'imposta. Occorre poi, ottimizzare gli interventi al sostegno al reddito per tutti i lavoratori, inclusi i marittimi che hanno visto ridotta o sospesa l’attività, garantendo certezza di capienza di risorse per il Fondo di solidarietà Solimare.
- Indennità per lavoratori stagionali
- Sospendere il pagamento delle accise sui combustibili utilizzati dalle navi nel collegamento con le isole per ridurre i costi di gestione della attività.
- Prevedere una semplificazione delle modalità di presentazione delle ‘pratiche nave’, con la sospensione dei bolli e l’inoltro delle pratiche in via telematica per limitare le occasioni di contagio.
Questo podcast di K44 vi propone le voci dei favorevoli e dei contrari alle deroghe sui tempi di guida e di riposo degli autisti durante l’emergenza Covid-19, uno dei provvedimenti chiesti alla ministra dei Trasporti dalle associazioni degli autotrasportatori: Paolo Uggè, vice-presidente di Conftrasporto tra le fila dei favorevoli, e Marco Odone, segretario nazionale di Uiltrasporti, tra quelle dei contrari. Buon ascolto.