Il 10 novembre 2016, si è tenuta a Milano la sesta edizione dell'Osservatorio Contract Logistics, convegno annuale del settore logistico conto terzi. Dal 2011, l'Osservatorio – in collaborazione con Assologistica – analizza il mercato italiano dell'outsourcing, fornendo una fotografia delle strategie adottate e presentando le possibili future evoluzioni.
L'aumento del traffico delle merci e delle vendite all'estero, sommato a una timida ripresa del PIL, hanno confermato per l'anno 2016 l'incremento del comparto contract logistics nazionale, che raggiunge gli 80 miliardi di fatturato, più 1,2 percento (più 2,6 percento nel 2015 e più 1,4 percento nel 2014). Tra autotrasportatori, corrieri, gestori di magazzino, operatori logistici, spedizionieri e gestori di interporti e terminal intermodali, le aziende del settore sono poco più di 97mila, una cifra che segna l'arresto della riduzione verificatasi nel periodo di piena crisi (meno14 percento dal 2009 al 2013).
Si segnala un miglioramento delle prestazioni da un punto di vista economico e finanziario, infatti, il fatturato lordo (utile prima di interessi, tasse e ammortamenti) medio dei maggiori operatori è in aumento (dal 3,5 percento al 4,3 percento) e dopo il rallentamento del 2013, la terziarizzazione rappresenta il 40 percento di tutte le attività logistiche, con un valore di circa 43,5 miliardi di euro.
Oltre all'analisi dei numeri, il quadro che emerge dal convegno è quello di una logistica sempre più complessa che si pone come obiettivo di divenire smart, ossia al Servizio del cliente molto esigente, Multicanale, quindi rispondere ai desideri del consumatore divenuto più omnicanale (acquista beni utilizzando contemporaneamente, web, retail, catalogo e negozio), Agile che significa adattarsi ai cambiamenti con velocità, Resiliente, in grado di reagire a temporanee situazioni di difficoltà contenendo i rischi per il committente e infine Tecnologica, perché tecnologia e digitale risultano indispensabili per il futuro.
La ricerca svolta dall'Osservatorio evidenzia anche alcuni importanti cambiamenti. La distribuzione dell'ultimo miglio è caratterizzata da un approccio più ecologico con l'utilizzo di biciclette e veicoli elettrici, mentre emerge un'espansione dei network distributivi. Infatti, si stima per i corrieri l'apertura di nuove filiali di proprietà (più 5 percento nei prossimi quattro anni). Le innovazioni tecnologiche e digitali daranno un nuovo volto alla logistica, soprattutto in termini di efficienza della supply chain. Le maggiori aziende operatrici del mercato hanno concentrato la loro attenzione su otto soluzioni innovative ritenute più interessanti: smart glass (occhiali con lenti a realtà aumentata), workflow scheduling (organizzazione del lavoro per raggiungere un obiettivo), load building (riduzione dei costi), Rfid (identificazione di oggetti tramite radio frequenza), sensoristica (sensori di pesatura e monitoraggio veicoli), dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti per il trasporto (flusso elettronico e conservazione digitale dei documenti), piattaforme collaborative e logistics APP (applicazioni per dispositivi mobili). L'interesse maggiore è stato riscontrato verso gli strumenti che consentono una veloce visibilità di tutto il processo distributivo, quindi applicazioni per device esterni e l'eliminazione del materiale cartaceo, perché, da sempre, ottenere informazioni tempestive sull'intera filiera logistica è una delle grandi sfide del settore.
Davide Debernardi
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