Secondo l'osservatorio Netcomm - Politecnico di Milano nei prossimi tre giorni gli italiani spenderanno online circa 800 milioni di euro, una cifra che rappresenta circa il 3,5% dei 23,6 miliardi previsti dallo stesso osservatorio come valore degli acquisti su internet che saranno portati a termine nel nostro paese in tutto il 2017. Marco Melacini, docente del Politecnico milanese, ha evidenziato che, oltre alla crescita del 17% degli acquisti effettuati su internet rispetto al 2016, "quest'anno per la prima volta nel nostro Paese la vendita di prodotti online ha superato la vendita di servizi online", cresciuti rispettivamente del 28 e del 7%.
Insomma il commercio si sposta sempre più su internet e il mondo della logistica e delle spedizioni è costretto a rincorrere, talvolta un po' in affanno, questo vertiginoso sviluppo. Non è un caso che FedEx, uno dei maggiori corrieri espresso, abbia annunciato ieri che si prepara a battere un nuovo record per effetto degli acquisti online innescati dal Black Friday. In particolare il colosso dei trasporti prevede 26 milioni di spedizioni giornaliere per un totale stimato di 400 milioni di pacchi spediti in occasione della giornata dello shopping, contro un normale flusso quotidiano che si aggira attorno ai 13 milioni.
In questo contesto sono le compagnie aeree a fare gli affari migliori perché il mercato del trasporto merci via aerea da mesi vive una condizione di domanda di spedizioni inferiore alla disponibilità di stiva e questo porta a un rialzo delle tariffe. Un'indagine della rivista online inglese The Loadstar condotta fra vari spedizionieri ha rivelato che i noli per il trasporto hanno raggiunto in queste settimane picchi di 8 dollari per kg di merce trasportata su alcuni trade fra Asia e Centro-Sud America.
"Le tariffe stanno salendo alle stelle e continuano ad aumentare ogni settimana. In media si parla di 4 dollari per kg ma le compagnie aeree stanno iniziando a selezionare quali categoria merceologiche privilegiare per l'imbarco e quali no", affermano gli spedizionieri. In molti aeroporti asiatici, che tradizionalmente rappresentano gli scali d'imbarco per i prodotti finiti destinati ai consumatori finali, si registrano tempi d'attesa delle merci prima di essere spedite che raggiungono anche i dieci giorni per effetto della congestione in atto sul mercato.
Chi deve spedire merce classificata come "general cargo" (in pratica merci varie) deve inoltre fare i conti con la precedenza in stiva riservata all'e-commerce, dunque ai marketplace che muovono quotidianamente volumi di merce elevati e redditizi per il vettore aereo dal punto di vista economico (in particolare guardando al rapporto fra il volume occupato e la tariffa di trasporto pagata). C'è anche chi decide di fare da sé noleggiando direttamente interi aerei merci (dodici per la precisione) come stanno facendo in queste settimane alcuni grandi gruppi come Coca Cola, Samsung, Apple e Amazon per assicurarsi la capacità di trasporto necessaria al lancio di alcuni prodotti in prossimità delle feste natalizie.
Nicola Capuzzo
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