L’onda del blocco di sei giorni del Canale di Suez causato dall’intraversamento della portacontainer Ever Given nel Canale di Suez ha raggiunto l’entroterra europeo e sta causando una carenza di veicoli industriali, treni e imbarcazioni per le idrovie nel trasporto delle merci. Lo mostra una rilevazione della Borsa carichi Timocom sull’andamento della domanda e dell’offerta di trasporto nella piattaforma. “Da diversi giorni consecutivi, oltre un milione di carichi attendono di essere urgentemente evasi”; scrive la società in una nota e prevede che “la situazione si aggravi ulteriormente nelle prossime settimane e consiglia ai fornitori di servizi di trasporto di allacciarsi rapidamente a circuiti come le borse carichi digitali”.
Il Barometro dei trasporti di Timocom mostra che nel primo trimestre del 2021 il traffico ha superato del 58% quello dello stesso periodo dell’anno precedente. La Borsa carichi ha registrato oltre dieci milioni d’inserimenti più dello scorso anno. Questo aumento si rileva soprattutto in Germania, Polonia e Francia, anche a causa dei cambiamenti nelle abitudini dei consumatori durante la pandemia: al posto del tempo libero, dei viaggi e di altri servizi, si è investito in beni di consumo, molti dei quali provenienti da oltreoceano. Anche ad aprile e maggio, il Barometro dei trasporti mostra la stessa tendenza per tutti i mercati principali. Cioè un chiaro surplus di carichi rispetto ai veicoli disponibili.
“Ormai da mesi, il commercio internazionale è tornato a regime”, aggiunge la nota. “A distanza di circa due mesi, il cosiddetto effetto farfalla provocato dall'avaria della Ever Given nel Canale di Suez si sta ripercuotendo sul trasporto su strada. Si riscontra una forte carenza di risorse soprattutto nella navigazione interna e nel trasporto ferroviario, che contribuisce ad aumentare ulteriormente la pressione sul trasporto merci su strada in Europa. Le code alle rampe di carico continuano a causare ritardi e, per i trasportatori, si traducono spesso in un aumento di viaggi a vuoto prima del trasporto successivo. La carenza sproporzionata di veicoli si sta ripercuotendo sull'intero comparto industriale e commerciale a livello quasi capillare”.
Gunnar Gburek, portavoce di Timocom commenta: “Era evidente che non sarebbe stato possibile rimuovere in modo tempestivo l'enorme quantità di merci che ora si sta riversando pesantemente sui porti europei a causa del blocco del Canale di Suez. A questo si aggiunge il fatto che il numero di veicoli disponibili per il cosiddetto post-trasporto marittimo era già limitato ben prima dell’incidente della portacontainer Ever Given. Ci aspettavamo una situazione di questo tipo e prevediamo che ulteriori ripercussioni sulla disponibilità di mezzi di trasporto in Europa nelle prossime settimane. Ora dobbiamo fare tutto il possibile per evitare viaggi a vuoto e fornire tutti i veicoli disponibili per far fronte all'elevato volume di merci. È proprio qui che si rivelano utili le borse carichi".