Durante una conferenza stampa tenuta a Roma il 3 ottobre 2017, il viceministro dei Trasporti ha illustrato i risultati e i programmi delle politiche del ministero sul trasporto delle merci, presentando un documento intitolato "Scenari per il trasporto merci e la logistica nel medio e lungo periodo". Nencini ha spiegato che il ministero dei Trasporti sta lavorando intorno a tre punti principali.
"Il primo, fondamentale, è la digitalizzazione delle infrastrutture su cui abbiamo messo in campo significativi investimenti. Secondo, l'Italia ha preso un forte impegno per trasferire entro il 2030 il 25-30% del traffico merci su ferro per arrivare al 50% entro il 2050: per far questo è chiaro che il cosiddetto ultimo miglio, il collegamento con porti e aeroporti, è fondamentale. Infine ci sono i piani sulle tre grandi piattaforme strategiche infrastrutturali: quella del Nord-Est, che include il Brennero e apre il collegamento con l'Europa centrale e la Via della Seta. Poi c'è quella del Nord-Ovest che guarda alla Francia e che rappresenta il crocevia secolare dello sviluppo europeo. Infine il grande tema dell'Italia meridionale: abbiamo previsto investimenti portuali importanti per catturare l'apertura della seconda bocca del canale Suez e intercettare i traffici di provenienza dall'Est del mondo che incrociano il nostro mare".
Nencini ha anche ricordato la pianificazione realizzata dal ministero negli ultimi due anni: Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica (2015), Connettere l'Italia (allegato al Documento di Economia e Finanza 2016 e 2017), Position paper sul rilancio del trasporto ferroviario delle merci (2016) e conseguenti norme attuative (2017), Position paper sul cargo aereo (2017), lavori delle Aree logistiche integrate (2016-2017) e accordi/cabine di regia sovraregionali (2016-2017).
Per sostenere la realizzazione di questi ambiziosi programmi, il Governo ha stanziato risorse, tra cui quelle per investimenti nel settore portuale e per il marebonus (128 milioni di euro per il biennio 2017-2018), per lo schema di Contratto di Programma RFI 2017-2021 con 66 miliardi di euro già finanziati (innanzitutto per completare e adeguare la rete nazionale agli standard europei e per i tunnel di base alpini), per il trasporto ferroviario col ferrobonus (20 milioni l'anno per tre anni), per lo sconto sui pedaggi autostradali per l'autotrasporto (circa 100 milioni l'anno per cinque anni), per la formazione dei macchinisti (2 milioni l'anno per tre anni) e per l'adeguamento carri ferroviari merci alla normativa anti-rumore (20 milioni).
Il gruppo di lavoro ministeriale sugli Scenari per la logistica ha individuato alcuni elementi di approfondimento per altri interventi nella logistica e nel trasporto merci. Tra i più importanti vi sono le relazioni tra dematerializzazione dei consumi e logistica. Inoltre, bisognerà sostenere la penetrazione di mercato nell'export, tenendo conto che nel periodo 2006-2015 è cresciuto a ritmi superiori a quelli delle altre componenti della domanda aggregata, arrivando a rappresentare oltre il 30% del Pil. In questo contesto, il ministero individua come strategiche le Zone Economiche Speciali (ZES), in particolare per il Mezzogiorno.
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