Ogni anno, la Transported Asset Protection Association diffonde alcuni dati sui furti e rapine nel settore dello stoccaggio e del trasporto delle merci. Sono dati parziali e non omogenei, perché dipendono dalle dichiarazione delle Autorità di ogni Paese, ma che indicano la tendenza sulla criminalità lungo la filiera logistica. Una tendenza che peggiora costantemente, al punto che i casi rilevati nel 2019 rappresentano un record negativo: rispetto all’anno precedente sono aumentati in tutto il mondo del 114,7%. Il rapporto dell’Incident Informazion Service rileva 8548 casi, contro i 3981 del 2018.
Complessivamente, questi furti e rapine hanno causato una perdita di 137.991.499 euro, con una perdita media giornaliera nella regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) di 378.058 euro. In Europa, il Paese che ha dichiarato più casi è stata la Germania (1945), seguita da Francia (1542) e Regno Unito (1199). L'Italia appare in fondo alla classifica, con 159 casi, ma ripetiamo che questi numeri sono parziali e per alcuni Paesi possono essere sottostimati. Per esempio, Tapa ritiene che nel solo Regno Unito ci siano altri 4000 casi non segnalati.
Il colpo più redditizio per i ladri è avvenuto in Sud Africa, nella provincia di Gauteng, dove sono spariti gioielli e metalli preziosi da un magazzini per ben 17.440.800 euro. Nel 2019 sono stati registrati 179 eventi con un bottino superiore a 100mila euro, che hanno causato una perdita totale di 96.103.152 euro.
Nella regione Emea, i camion restano il principale obiettivo dei ladri e dei rapinatori, raccogliendo il 95% dei casi, a causa soprattutto della carenza di parcheggi sicuri. Tapa rileva che ben 4602 assalti ai veicoli industriali sono avvenuti in aree che non offrivano requisiti di sicurezza minimi. Nella maggior parte dei casi il furto è avvenuto tagliando la centina del veicolo, ma ci sono anche numerosi casi di assalti violenti che nel 2019 hanno causato la morte di due autisti. I casi avvenuti in magazzini o altri edifici sono stati solo 220.