Il 25 febbraio 2025 è avvenuto il secondo imponente sequestro preventivo di beni in Italia al Gruppo Dhl, dopo quello di oltre venti milioni di euro del 2021 nei confronti di Dhl Supply Chain Italy. Questa volta la Procura ha messo sotto indagine il ramo di trasporto espresso Dhl Express Italy, sempre per reati connessi allo sfruttamento dei lavoratori e all’evasione fiscale, disponendo il sequestro preventivo d’urgenza di 46,8 milioni di euro. Lo riferisce il Corriere della Sera del 26 febbraio 2025, precisando che i fatti contestati alla filiale italiana della società tedesca risalgono al periodo tra il 2019 e il 2023, quando sarebbe stata attuata una frode fiscale tramite fatture inesistenti sugli appalti di somministrazione di manodopera. I pubblici ministeri Paolo Storari e Valentina Mondovì hanno indagato il dirigente della società che ha firmato le dichiarazioni Iva del periodo sottoposto a indagine per dichiarazione fraudolenta con l'uso di fatture per operazioni inesistenti. Nei prossimi giorni il Gip esaminerà il fascicolo per decidere se convalidare il sequestro.
