Durante il passaggio delle consegne, il discorso del nuovo ministro Toninelli si è soffermato soprattutto sulla parte Infrastrutture, affermando che i principali temi su cui inizia a lavorare sono la programmazione oculata delle opere, il potenziamento del project review affidato alla Struttura Tecnica di Missione e l'implementazione del metodo di valutazione costi-benefici. Lo spiega una nota del ministero, aggiungendo che il ministro intende anche ridurre la discrezionalità nella scelta delle priorità e maggiore capacità progettuale per togliere spazio alla corruzione e all'illegalità. Gli altri punti citati dal ministro Toninelli sono l'esigenza puntare sull'intermodalità e di spostare i fondi sul ferro, aumentando gli investimenti soprattutto sulle tratte regionali e migliorando la manutenzione della rete, rafforzare la capacità di progettazione dell'Anas, seguire con attenzione le concessioni autostradali e il rapporto tra piani tariffari e investimenti, valorizzare i porti e avvicinare il nord al sud con migliori collegamenti.
"Bisogna rendere la macchina degli appalti sempre più efficiente. Ecco perché servirà anche uno snellimento amministrativo, per esempio sul fronte delle delibere Cipe", ha dichiarato il ministro. "Ci sono tanti dossier importanti, a partire dalle grandi opere in via di costruzione, e questioni complesse alle quali mi dedicherò nelle prime settimane del mio incarico. Per il momento desidero rivolgere un saluto cordiale e un auguro di buon lavoro a tutto il personale e ai collaboratori del ministero. Il loro apporto professionale e la loro esperienza saranno fondamentali per svolgere il compito gravoso che ci attende in un clima di collaborazione attiva e serena".
Il prossimo passo per comprendere come il nuovo ministro intende agire è la nomina dei vice-ministri e dei sottosegretari, che avranno le deleghe per i vari settori coperti dal ministero. Da quanto si sa del patto tra Lega e M5S, il ministro di un partito dovrebbe essere affiancato da un vice-ministro dell'altro. Quindi, possiamo aspettarci un vice-ministro leghista. Per i sottosegretari, vedremo se saranno prevalentemente tecnici o politici. Inoltre, vedremo se il ministro Toninelli intende apportare cambiamenti nei piani alti del ministero e in che direzione intende farlo. In primo piano c'è la Struttura Tecnica di Missione, ma sono importanti anche le singole Divisioni. In ambito ministeriale è urgente anche la nomna del nuovo Comitato centrale dell'Albo degli Autotrasportatori.
Intanto il ministro incassa gli auguri delle associazioni delle spedizioni e della logistica, accompagnati da auspici e suggerimenti. Fedespedi "conferma la propria disponibilità a dare un contributo di competenza alle iniziative che possano favorire la capacità attrattiva e la qualità di servizio del sistema logistico nazionale" che, secondo gli spedizionieri "necessita di continuità di azione e di investimenti mirati per proseguire il percorso verso l'unità di sistema Paese e migliorare l'efficienza di strutture materiali ed immateriali". Il presidente di Assologistica, Andrea Gentile, auspica che "il Governo prosegua nella direzione di sostenere lo sviluppo della logistica", sottolineando che al nuovo ministro "non mancheranno certo sfide importanti nella gestione di un settore quale è quello logistico-trasportistico di un Paese che, dopo anni di rallentamento, ha ritrovato da poco nuovo vigore".
Il presidente di Federagenti, Gian Enzo Duci, si dichiara soddisfatto delle prime dichiarazioni del nuovo ministro: "Se il buongiorno si vede dal mattino, il fatto che il ministro abbia dichiarato l'intenzione di lavorare in continuità con quanto di buono è stato fatto dal suo predecessore e con la piena consapevolezza della grande sfida che è chiamato a raccogliere per lo sviluppo del Paese, rappresentano indubbiamente segnali incoraggianti. Il ministro troverà in Federagenti una controparte leale e collaborativa".
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