La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento durante la conversione in Legge del Decreto 152/2021, quello che attua in Italia il Pnrr, che modifica la disciplina del contratto di spedizione all’interno del Codice Civile. Il testo chiarisce la figura dell’impresa di spedizione quale “advisor internazionale d’impresa”, riconducendo il contratto di spedizione all'istituto del mandato. Il Presidente del Legal Advisory Body di Fedespedi, Ciro Spinelli, precisa che “il riferimento alle convenzioni internazionali applicabili ed alle diverse modalità di esecuzione del trasporto e discendente responsabilità dell’operatore, dà finalmente all’attività dell’impresa di spedizioni il respiro globale che le è proprio nei tempi moderni (anche da un punto di vista normativo)”.
Secondo Fedespedi, questo aggiornamento porta la logistica fuori “dal provincialismo e dallo schiacciamento su un’unica modalità (strada), che l’hanno contraddistinta fino ad oggi da un punto di vista normativo. In particolare, viene riconosciuto il valore strategico della parte software della supply chain logistica, del quale gli spedizionieri sono nodo fondamentale”. Spinelli aggiunge che “in generale, si tratta di un’operazione di ammodernamento delle norme, volta a meglio chiarire e semplificare l’applicazione delle nuove regole base che andranno a governare i rapporti tra le imprese che trasportano, importano ed esportano le loro merci nel mondo e le imprese di spedizioni alle quali viene affidato il mandato di spedizione, con l’auspicio di contribuire a ridurre al minimo sia il rischio di pluri-interpretazione dei dispositivi civilistici sia la conflittualità tra le parti coinvolte”.
La presidente di Fedespedi, Silvia Moretto commenta che questa “è una grande vittoria per Fedespedi, per Confetra, per tutta la logistica italiana. Finalmente viene riconosciuto e recepito nel nostro ordinamento il valore dello sviluppo avuto dal settore delle spedizioni internazionali negli ultimi 70, 80 anni. Fenomeni come l’avvento del container negli anni Cinquanta e la globalizzazione del commercio fino ad oggi non trovavano riscontro nella vecchia disciplina del contratto di spedizione”.