La società produttrice di veicoli industriali e parte del gruppo Cnh Industrial sta portando avanti un progetto di ampliamento dei propri spazi operativi per il quale la prima conferenza di servizi ha escluso la necessità di una Valutazione ambientale strategica (Vas) per realizzare un nuovo piazzale automezzi. Secondo quanto scrive Francesco Romani sulla Gazzetta di Mantova del 21 maggio 2018, si tratterà di un maxi parcheggio da 100mila metri quadri che, in base al nuovo piano strategico e alla razionalizzazione del processo di movimentazione dei veicoli, concentrerà in quell'area lo stoccaggio della produzione di Suzzara liberando l'attuale area parcheggio che sorge più a nord.
Sulle superfici così liberate verrà costruito un nuovo terminal ferroviario che, secondo il crono-programma dell'azienda, dovrà essere completato entro la fine del prossimo anno e sarà circondato da un'area adibita ad attività di logistica per la spedizione diretta dei mezzi industriali con apposite aree di carico e scarico. Attualmente i veicoli Iveco prodotti a Suzzara sono in parte spediti direttamente dall'area aziendale tramite circa 15mila bisarche stradali l'anno e una parte viene provvisoriamente parcheggiata in un'apposita area di parcheggio per poi tornare alla sede produttiva nel momento del carico sulle bisarche. Dagli stabilimento del Nord Europa arrivano poi a Suzzara i semirimorchi marca Krone (1500 l'anno) che vengono trasferiti dal distributore italiano per mezzo di trattori stradali.
Il nuovo scalo ferroviario servirà quindi la spedizione dei veicoli prodotti a Suzzara (10mila da progetto) verso il Nord Europa e contemporaneamente per la ricezione dei semirimorchi Krone (1500) verso sud. Una parte importante delle spedizioni dei nuovi veicoli industriali, soprattutto in Italia e nel resto dell'Europa meridionale, continuerà a essere operata con trasporti stradali tramite bisarche.
Nicola Capuzzo
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