Alle spalle del porto di Genova sta prendendo lentamente forma il progetto della nuova Zona Logistica Semplificata che consentirà di dedicare ampie aree della Valpolcevera ad attività di logistica e trasporti. Un raddoppio delle banchine che consentirebbe anche di aumentare la capacità del porto stesso e il risultato sarà un qualcosa di molto simile, anche se chiaramente evoluto e moderno, a quanto già fatto a La Spezia con il sistema retroportuale di Santo Stefano Magra.
A rivelare i primi dettagli del progetto è stato Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto (l'associazione genovese degli spedizionieri), che nei giorni scorsi lo ha presentato a Hong Kong all'ultima edizione del Belt and Road Summit di fronte ai rappresentanti della Camera di Commercio Italiana a Hong Kong, del Console generale, della Associazione Italia-Hong Kong e di un nutrito gruppo d'investitori portati dalla società internazionale di consulenza Deloitte.
"Al Belt and Road Summit di Hong Kong abbiamo presentato alla comunità finanziaria, grazie al supporto di Hktdc e alla Associazione Italiana Hong Kong, il nostro progetto sulla Valpolcevera", ha detto Botta. "Non dobbiamo avere timore di presentare progetti ambiziosi alla comunità internazionale. Quello della Valpolcevera è uno di questi. Questo territorio, come tutti quelli che si affacciano sui porti liguri, meritano di tornare a conoscere crescita, sviluppo e occupazione".
Presentando le opportunità di 'riconvertire' la Valpolcevera ad attività di logistica il presidente di Spediporto ha parlato di un'area da 3.322 ettari con oltre 60.500 abitanti nella quale sorgerà la Zona Logistica Semplificata già prevista dalla legge n.130-2018 (il cosiddetto Decreto Genova), verranno attivati due fast corridor doganali e le aziende che decideranno d'insediarsi potranno godere di importanti benefici sia di natura economica che burocratica.
"I due corridoi doganali che abbiamo in mente sono quelli che collegano la Valpolcevera alle banchine e un altro che mette in relazione il bacino portuale di Prà con quello di Sampierdarena e con l'aeroporto", spiega Botta. Che aggiunge: "L'idea è realizzare una nuova area alle spalle del porto di Genova che serva sia ad attirare insediamenti produttivi, sia da piattaforma logistica verso il Nord Ovest d'Italia, una regione altamente industrializzata dove vivono 16 milioni di consumatori".
A proposito del programma per far procedere questo progetto, in Regione Liguria si è appena tenuto un incontro dove hanno partecipato anche Confindustria, la Camera di Commercio e il Comune. Quest'ultimo ha appena completato la mappatura delle aree disponibili in Valpolcevera e ora dovranno essere delineati con precisione i confini della Zona Logistica Semplificata. All'Autorità di Sistema Portuale spetterà invece il compito di istituire il Comitato d'indirizzo cui farà seguito poi le redazione del Piano strategico di sviluppo che dovrà in conclusione essere approvato dal Consiglio dei Ministri.
I tempi necessariamente non saranno brevissimi ma le opportunità di sviluppo per il porto e la città di Genova sembrano particolarmente interessanti. Tanto che il direttore generale di Spediporto parla di "un elevato interesse da parte di investitori stranieri e fondi d'investimento, non solo cinesi, a scommettere sulla Zona Logistica Semplificata".
Nicola Capuzzo
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