Il sottosegretario Edoardo Rixi sta emergendo come il politico del ministero dei Trasporti più attivo nell'ambito del trasporto delle merci. Dopo avere incontrato i vertici di Confitarma e di Federagenti e avere partecipato all'assemblea dell'Alis, il sottosegretario ha tenuto il 5 luglio una riunione con una delegazione di Conftrasporto, che comprendeva il presidente Fabrizio Palenzona, il vice-presidente Paolo Uggè, il segretario generale Pasquale Russo e il presidente di AssArmatori Stefano Messina. L'incontro è stato l'occasione per la confederazione del trasporto di presentare a Rixi un documento che elenca le priorità per lo sviluppo del trasporto merci nelle varie modalità.
Per il trasporto ferroviario, Conftrasporto chiede di usare la rete ad alta velocità anche per il trasporto delle merci. Il capitolo sul trasporto marittimo è più articolato ed entra nella questione degli sgravi contributivi per i marittimi chiedendo di estenderli a tutte le navi che occupano personale italiano e comunitario, indipendentemente dal Registro d'iscrizione, provvedimento che "aprirebbe a breve nuove opportunità occupazionali per circa 50mila lavoratori", come scrive Conftrasporto in una nota. La confederazione ha anche chiesto di sospendere il divieto di pagare gli stipendi in contanti – entrato in vigore per tutte le categorie il 1° luglio – per i marittimi, che "spesso hanno necessità di disporre di contanti negli sbarchi nei Paesi in cui la moneta elettronica non è ben accetta".
Riguardo ai porti, la confederazione chiede di emanare il Decreto ministeriale per la definitiva implementazione dello Sportello Unico Doganale e dei Controlli, che integra tutti gli adempimenti amministrativi necessari per le merci che transitano negli scali nazionali. Uno dei punti del documento riguarda l'uso del gas naturale liquefatto, per cui chiede una fiscalità d'avvio favorevole per l'intera filiera del suo trasporto, accompagnata da un confronto con gli altri porti europei col fine di comprendere le differenze sulla competitività di questo combustibile che ne frenano l'uso sulle navi.
Anche il dossier sull'autotrasporto è articolato e mostra in primo piano il problema della funzionalità degli uffici della Motorizzazione Civile per le revisioni dei veicoli industriali e il contrasto del dumping sociale degli autisti tramite un concreto sostegno alla Road Alliance. In cima alle preoccupazioni di Conftrasporto c'è la politica dell'Austria lungo l'asse autostradale del Brennero, soprattutto per quanto riguarda il limite al transito dei veicoli pesanti imposto in alcuni giorni dell'anno e i nuovi controlli sui migranti alle frontiere con l'Italia. In quest'ultimo caso, Conftrasporto propone un "Corridoio Schengen" veloce dove far viaggiare i veicoli industriali con targa comunitaria, dove si potrebbero svolgere controlli a campione.
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