Da quando FedEx ha annunciato la chiusura della piattaforma logistica di Piacenza, nell’ambito di un piano di ristrutturazione europeo seguito all'integrazione di Tnt, il sindacato di base SiCobas sta attuando uno sciopero a scacchiera in diversi impianti della multinazionale statunitense. La sera del 9 aprile gli scioperanti hanno bloccato i cancelli della piattaforma di Peschiera Borromeo e del deposito di San Giuliano Milanese, entrambi alle porta di Milano. Il picchetto di Peschiera Borromeo ha creato una lunga fila di veicoli industriali.
Nell’ambito di questa vertenza sta crescendo la tensione tra il SiCobas e la Filt Cgil. Le due sigle sono contrapposte da gennaio, quando il sindacato di base ha iniziato la battaglia contro FedEx, sostenendo che avrebbe chiuso il sito piacentino, mentre quello confederale si era opposto ai presidi, affermando di avere ricevuto rassicurazioni dalla multinazionale sulla continuità del lavoro. L'atmosfera si è scaldata quando il SiCobas ha diffuso un comunicato in cui si denuncia il comportamento di un sindacalista della Cgil che in un audio pubblicato sui social network avrebbe sollecitato gli autisti piacentini di FedEx a collaborare con l’azienda perché la società intenderebbe attuare assunzioni dirette e riaprire il magazzino.
Nella nota, il SiCobas dichiara che “si sono svolti incontri in Prefettura alla presenza di importanti esponenti istituzionali sia provinciali che regionali per discutere la chiusura del sito Fedex-Tnt di Piacenza. Apprendere ora di una attiva collaborazione e di incontri ‘sottobanco’ mortifica gli sforzi profusi dai rappresentanti dei lavoratori e dagli stessi rappresentanti istituzionali negli incontri prefettizi. Questa collaborazione con l’azienda non è altro che un atto intimidatorio verso i trecento facchini della Fedex-Tnt”.
La Filt Cgil ha risposto che “l'audio a cui fanno riferimento i Cobas in un vaneggiante e insensato comunicato inviato alla stampa non è altro che il resoconto che la categoria Filt Cgil ha fatto all'interno della chat dei propri iscritti rispetto ad un incontro in videoconferenza con FedEx e V.L. Express, alla presenza anche dei delegati, che si è tenuto sul merito delle ricadute organizzative delle attività dei driver, che non sono attualmente sospese. L'incontro si è reso necessario alla luce della chiusura del sito piacentino proprio per rivedere le attività di consegna in quanto l'azienda dei driver non ha avuto nessuna disdetta rispetto alle attività che sta svolgendo. In questo contesto l'azienda di consegna ha evidenziato come potrebbe essere necessario anche ricorrere a future assunzioni di corrieri”.
Il passo successivo è una nota del SiCobas di Piacenza che annuncia una manifestazione davanti Camera del Lavoro di Piacenza chiesta da “lavoratori della Fedex-Tnt di Piacenza iscritti sia al SiCobas che ad altri sindacati (precisamente: Cgil, Cisl, Usb)”. Il presidio avverrà la mattina di lunedì 12 aprile. La sigla di base precisa che “non porterà alcuna bandiera, perché non si vuole innescare uno scontro intersindacale, ma denunciare piuttosto l’atteggiamento scorretto di alcuni sindacalisti Cgil nei confronti dei lavoratori, che saranno in prima persona i protagonisti del presidio”.