Il sindacato di base SiCobas non lascia la presa su FedEx, contro cui ha aperto una vertenza dall’inizio del 2021 per la riapertura della piattaforma logistica di Piacenza. La mobilitazione principale avviene davanti all’impianto di San Giuliano Milanese, ma sorgono picchetti in altre strutture italiane. Il sindacato comunica che la sera del 7 giugno 2021 i lavoratori hanno fermato le piattaforme di Lodi, Bologna, Ancona, Fiano Romano, Firenze e Modena. La sigla annuncia anche di avere organizzato una manifestazione a Roma il 19 giugno per chiedere al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti l’apertura di una trattativa nazionale su FedEx.
Il SiCobas ha avviato anche una mobilitazione nella piattaforma Ceva Logistics di Stradella, in provincia di Pavia, per rivendicazioni economiche e per chiedere il superamento del sistema delle cooperative, dopo che alcuni lavoratori sono stati trasferiti nella piattaforma della Mondadori, sempre a Stradella, senza fornire “alcuna garanzia circa la loro futura stabilità occupazionale e il riassorbimento nel sito di Stradella in caso di chiusura della nuova destinazione occupazionale”.
I lavoratori rimasti nel sito principale di chiedono un aumento della retribuzione, il rispetto del contratto nazionale e l’adeguamento del ticket mensa. Il sindacato spiega che “Ceva, sotto la veste della nuova joint venture intrapresa con Emmelibri di nome C&M Book, si ostina di suo a non rispettare i diritti dei lavoratori e a non ascoltare le richieste avanzate dagli stessi per tramite del sindacato”.
Dopo due giorni di presidio, la Polizia lo ha sgomberato il 4 giugno 2021. Il SiCobas denuncia che durante questo sgombero “due lavoratrici, di cui una incinta, sono state ricoverate presso l’ospedale con prognosi superiore a una settimana, mentre un altro si è rotto un dito della mano. Non si contano le operaie e gli operai rimasti intossicati dal fitto lancio di lacrimogeni”.Riguardo a questo sgombero, il sindacato dichiara che “riteniamo del tutto inadeguata ed ingiustificabile la gestione di un problema di ordine sociale quale problema di ordine pubblico da parte delle istituzioni pavesi, e chiediamo con forza che la trafila datoriale (committenza, consorzio e datori di lavoro) siano obbligati a sedersi nuovamente al tavolo delle trattative smussando la rigidità sinora mostrata verso le richieste della manodopera che ogni giorno permette loro lauti margini di profitto”.