Il rapporto della Tapa rileva che da gennaio a marzo 2016 nell'area Emea sono state registrati 444 eventi criminali in diciannove Paesi. Il numero è rilevato in difetto agli eventi realmente accaduti (basti pensare solo all'Italia, dove ogni anno si denunciano oltre duemila casi) ma preoccupa non solo il valore assoluto, quando la percentuale di aumento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, pari al 115%, ossia più del doppio.
Di questi eventi, ventinove hanno causato una perdita economica rilevante, ossia superiore a 100mila euro. Il bottino più elevato in un solo furto è stato fatto in Germania, nella Bassa Sassonia, dove sono stati rubati otto pallet di profumo per un valore complessivo di 600mila euro, mentre il valore medio tra tutti gli eventi registrato dalla Tapa è di 75mila euro.
La situazione più rischiosa, secondo la Tapa è la sosta del camion per il riposo dell'autista nelle aree di servizio autostradali o nei piazzali: in queste aree è avvenuto il 56% dei furti. L'associazione sottolinea che in Europa c'è un'evidente mancanza di aree di parcheggio sicure, perché oltre la metà dei furti avvenuti nel continente (55%) si è svolta in parcheggi ritenuti poco sicuri. L'associazione chiede anche alle Autorità una maggiore condivisione delle informazioni su furti e rapine, che aiuta nella prevenzione, individuando le zone meno sicure. In alcuni casi è difficile individuare i dati che riguardano la logistica da quelli più generali sulla criminalità.
I Paesi che forniscono le informazioni più complete e aggiornate sono Gran Bretagna, Paesi Bassi, Germania e Svezia, che condividono i loro dati con l'Incident Information Service, mentre la Francia si è impegnata a farlo in breve tempo. L'associazione ammette che il livello di crimine nel trasporto merci è ancora sottodimensionato rispetto alla realtà, come dimostra il fatto che l'86% delle 444 rilevazioni svolte nel primo trimestre di quest'anno proviene da soli quattro Paesi. È necessaria, quindi, una stretta collaborazione tra pubblico e privato per rendere più sicura la filiera logistica, conclude la Tapa.
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