Il 21 febbraio 2023 sono stati ritirati gli oltre cinquanta licenziamenti che erano stati annunciati durante il cambio di appalti nella piattaforma logistica Sda di Modena. Lo comunica il sindacato di base SiCobas, che insieme all’Adl Cobas aveva avviato la mobilitazione contro questo provvedimento, con uno sciopero iniziato la settimana precedente e la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori dell’intera filiera Sda. La sigla spiega che il 21 febbraio il nuovo gestore dell’impianto, la Cargo Broker, “ha firmato l’accordo con cui garantisce l'assunzione di tutto il personale a tempo determinato e a tempo indeterminato presente sul cantiere, sgomberando il tavolo da quelle ipotesi di esubero di personale, che fino a qualche ora prima sembravano non negoziabili”.
Sempre in Emilia, ma a Piacenza, SiCobas ha firmato un accordo con Logidea, che gestisce la piattaforma di Geodis di Castel San Giovanni. Il sindacato afferma che questa intesa “supera per l’ennesima volta il contratto collettivo nazionale della logistica in tutte le sue componenti”. Tra i principiali punti c’è il riconoscimento del quinto livello dopo dodici mesi invece che trentasei e il quarto livello è elargito sulla base dell’anzianità di servizio anziché solo della mansione. Inoltre, il terzo livello sarà riconosciuto a tutti quelli che hanno responsabilità nel magazzino o gestiscono una squadra di tre o più persone.
In ambito economico, l’accordo aumenta il ticket mensa a sette euro, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2023, e a gennaio 2024 sarà ulteriormente aumentato a otto euro. La retribuzione avrà un super-minimo di venti euro al mese da febbraio, che il primo gennaio 2024 aumenterà a 50 euro, per tutti i lavoratori che hanno maturato un anno di lavoro al quarto livello (circa 700 persone). Infine, l’accordo rende a tempo indeterminato il rapporto di venti lavoratori precari.