Aggiornamento delle 21 del 14 febbraio 2017: Fercam annuncia abbandono acquisizione di Artoni. Il 19 gennaio 2017, Fercam ha avviato la procedura per acquisire i rami d'azienda Artoni Group, Artoni Logistica e Artoni Trasporti, con il passaggio dei lavoratori di queste tre realtà nella nuova società. Il 10 febbraio è avvenuto l'incontro dei responsabili di Artoni e Fercam con i segretari nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per discutere delle modalità di trasferimento del personale. Secondo fonti sindacali, in questa occasione Fercam ha chiesto il licenziamento di 170 persone, scegliendo "i soli siti di proprio interesse e non effettuando di fatto il trasferimento d'azienda", come afferma una nota unitaria delle tre sigle.
Nella nota, i sindacati proseguono affermando che "le Segreterie Nazionali e le RSA hanno cercato di agevolare in ogni modo, e all'interno delle normative vigenti, l'operazione di subentro. Hanno proposto di concordare un indennizzo adeguato per coloro che, volontariamente, alla luce delle scelte imprenditoriali relative alle sedi che non sarebbero state acquisite, avessero preferito di non passare in Fercam. Contemporaneamente si sono rese disponibili da subito ad affrontare il piano industriale della nuova realtà per trovare tutte le soluzioni necessarie a partire dalla riduzione degli emolumenti del personale e dall'attivazione degli ammortizzatori sociali applicabili, anche attraverso il coinvolgimento del ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro".
Tali proposte sarebbero state rifiutate da Fercam, che avrebbe poi lasciato l'incontro. I sindacati hanno quindi convocato assemblee nei siti produttivi di Artoni "per affrontare la situazione in cui Fercam ha precipitato la loro condizione e per condividere ogni azione utile e necessaria". Al termine della nota, le sigle sindacali "richiamano le due proprietà aziendali ad una concreta assunzione di responsabilità al fine di realizzare un accordo industriale concreto e poi affrontare il percorso per la realizzazione dell'accordo sindacale".
Anche il sindacato autonomo SI Cobas ha aperto una vertenza su Artoni, attuando scioperi con picchetti in alcune piattaforme. Il 13 febbraio hanno fermato l'impianto situato nell'Interporto di Bologna, dove lavorano venti dipendenti Artoni e ottanta della coop Logistica. La protesta sta crescendo anche il 14 febbraio, organizzata anche dai confederali: le cronache locali segnalano manifestazioni e blocchi in Veneto, in Emilia Romagna, in Toscana. Trasporto Europa ha raccolto anche le preoccupazioni di alcuni autotrasportatori, soprattutto artigiani, che lavorano in subappalto per Artoni e che non ricevono il pagamento delle fatture arretrate.
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