Venerdì 17 febbraio 2017 si è svolta la seconda giornata di sciopero all'Artoni proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti contro il mancato trasferimento dei rami d'azienda autotrasporto e logistica a Fercam, che potrebbe portare Artoni in una crisi irreversibile, con la perdita di 3000 posti di lavoro tra personale diretto e indotto e che scatenerebbe un effetto domino per gli autotrasportatori che operano in sub-vezione per il corriere emiliano e che prederebbero non solo il lavoro, ma in molti casi anche il pagamento di fatture arretrate.
Lo sciopero ha interessato quasi tutte piattaforme Artoni, con presidi davanti ai cancelli che hanno mobilitato anche i piccoli autotrasportatori che lavorano in esclusiva per Artoni. Ma ieri è dilagato in un paio di casi anche davanti ai cancelli della Fercam. L'edizione bolognese di Repubblica riferisce che il sindacato autonomo SI Cobas ha bloccato per tre ore l'accesso alla piattaforma Fercam all'Interporto di Bologna, picchetto tolto dopo che il Prefetto ha convocato i sindacati. Il Mattino di Padova riferisce un altro blocco nel piazzale condiviso da Artoni e Fercam in via Inghilterra, che ha consentito solo l'uscita di un veicolo ogni ora. In una dichiarazione fatta al quotidiano veneto, il presidente di Fercam, Thomas Baumgartner, ha affermato che questi presidi sono illegali e che l'azienda chiederà i danni ai responsabili.
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