I sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno organizzato proteste degli autisti delle imprese di autotrasporto che lavorano per le piattaforme Amazon di Brandizzo, in provincia di Torino, e di Pisa. In Piemonte, i lavoratori hanno manifestato il 25 febbraio 2021 davanti alla piattaforma logistica di Amazon e la Uiltrasporti ha annunciato che presenterà un esposto alla Procura contro l’algoritmo che governa gli autisti, perché li costringerebbe a compiere 140 consegne in otto ore e 45 minuti. Un carico di lavoro che secondo i sindacati riduce la sicurezza stradale. I sindacati chiedono una riduzione dei carichi di lavoro e l’introduzione del cronotachigrafo sui veicoli (non obbligatorio, perché hanno una massa complessiva fino a 3,5 tonnellate).
A Pisa, la protesta è iniziata nell’azienda Trasline, dove i lavoratori scioperano dal 24 febbraio. La società impiega quaranta autisti, cui è stata annunciata la cassa integrazione, nonostante l’aumento della domanda di consegne registrato durante la pandemia di Covid-19. Anche nel caso di Pisa, i sindacati denunciano carichi di lavoro elevati, fino a duecento pacchi in dieci ore.
Amazon ha dichiarato di avere avviato una verifica sulla situazione pisana e in una nota scrive: “Amazon richiede a tutti i fornitori di servizi di consegna di rispettare il Codice di Condotta dei Fornitori Amazon, attento a garantire che gli autisti abbiano compensi e orari di lavoro adeguati e che vengano rispettati gli accordi definiti dal Contratto Nazionale Trasporti e Logistica. Stiamo inoltre esaminando la fondatezza di queste affermazioni e saremo pronti a prendere gli opportuni provvedimenti nel caso in cui i nostri partner non siano in linea con tali aspettative".