Dopo l’abbandono del tavolo sul rinnovo del contratto nazionale Trasporto Merce, Logistica e Spedizioni, i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl hanno proclamato lo sciopero nazionale di 24 ore dell’intero settore per lunedì 29 marzo 2021, confermandolo il 26 marzo. Per il personale delle imprese di autotrasporto cui non si applica la Legge 146/90 lo sciopero è esteso al 30 marzo. L’ultima riunione per il rinnovo è avvenuta il 18 marzo, anche se le parti hanno trattato per evitarlo fino alla sera del 25 marzo.
In una nota, le tre sigle spiegano che “le associazioni datoriali hanno insistito nel presentare richieste, non solo irricevibili ma addirittura mortificanti nei confronti di un mondo del lavoro che tanto ha dato in questi tempi duri di pandemia per consentire la continuità delle attività delle imprese, i rifornimenti dei beni di prima necessità e di consumo a tutta la popolazione, anche a rischio della personale incolumità”. Poi le segreterie nazionali dei sindacati hanno “formalizzato una richiesta ultimativa, di natura esclusivamente economica, con l’intento di concretizzare velocemente un dignitoso rinnovo del CCNL e dare risposte immediate a tutte le lavoratrici ed i lavoratori, dopo le fatiche, gli sforzi e le professionalità profuse, in particolare, durante questo anno di emergenza sanitaria. Le associazioni datoriali hanno rifiutato di ragionare sulle richieste sindacali e non hanno voluto ritirare la loro proposta di taglio indiscriminato ed irragionevole del costo del lavoro contrapponendo un’offerta indecorosa”.
Nella nota, i sindacati affermano che se la controparte “non manifesteranno le giuste intenzioni di procedere, nel più breve tempo possibile, ad un accordo di rinnovo che premi l’intera categoria lavorativa del settore, con riconoscimenti in termini di diritti, di salario e di professionalità, questa sarà solo la prima delle azioni di contrasto alla miopia manifestata dalla rappresentanza imprenditoriale”.
Anche i sindacati di base SiCobas e AdlCobas sono in agitazione per il rinnovo del contratto: chiedono di partecipare alla trattativa con una una propria piattaforma. Hanno già indetto uno sciopero nazionale il 26 marzo e presumibilmente proseguiranno in modo autonomo la loro azione. Quindi le due vertenze potrebbero sommarsi, come sta già avvenendo, con uno sciopero dei sindacai ti base il venerdì’ e un altro dei confederali il lunedì successivo.