Prima una sentenza del giudice del Lavoro di Torino che ha respinto la richiesta di alcuni rider di Foodora (ossia i fattorini che svolgono le consegne in bicicletta) di essere considerati lavoratori subordinati, poi due incidenti ad altrettanti corrieri a Bologna, lo scorso marzo e Milano, il 17 maggio hanno posto in primo piano la questione di questa categoria. A Bologna, il 22 marzo un fattorino in bici è stato investito da un autobus, per fortuna senza gravi conseguenze. Più gravi sono invece le condizioni del rider di 28 anni che, sempre in bicicletta, è rimasto incastrato sotto un tram a Milano, perdendo una gamba, mentre svolgeva consegne per Just Eat. Dopo questo secondo incidente, la Filt Cgil ha proclamato lo sciopero il 25 maggio di tutti i lavoratori che consegnano a domicilio merce con biciclette o motocicli.
Il sindacato chiede "l'immediata convocazione di un Tavolo di confronto al fine di concordare le forme migliori di contrattualizzazione dei lavoratori interessati, la modalità di organizzazione del lavoro, le corrette retribuzioni, le giuste tutele per l'incolumità di chi quotidianamente opera sulle strade delle città, la corretta formazione per la sicurezza, un adeguato investimento sugli strumenti di lavoro, la necessaria tutela sanitaria e professionale. La Filt Cgil invita tutti i lavoratori a mobilitarsi per aprire una vera e proficua contrattazione con le organizzazioni firmatarie del contratto nazionale del trasporto merci e della logistica e affinché il legislatore intervenga con norme chiare e di garanzia per i lavoratori e i consumatori".
Ricordiamo che l'accordo di rinnovo del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni firmato lo scorso dicembre prevede la nascita della figura del rider, rinviando però a una successiva contrattazione la sue definizione e le condizioni di lavoro. Finora, però, non c'è stato neppure un incontro tra le parti su tale argomento. Secondo la Filt Cgil, solo a Milano lavorano oltre tremila rider e "ove su dieci lavorano con ritenuta d'acconto, senza le coperture assicurative minime e periodi di formazione sulla sicurezza. Eppure sono trattati come personale subordinato a tutti gli effetti, tanto che alcune piattaforme espellono i rider che rifiutano più di tre consegne".
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio fonte Filt Cgil
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!