Nella notte tra il 24 e 25 luglio 2023 è iniziato lo sciopero nazionale dei lavoratori della filiera logistica di Sda (Poste Italiane) proclamato dal sindacato di base SiCobas. Secondo la sigla, il fermo avrebbe interessato una trentina di piattaforma logistiche. La piattaforma della vertenza è piuttosto articolata e comprende sia temi nazionali, sia locali. Nel primo caso, il sindacato si oppone a un programma di ristrutturazione che prevede “la creazione su gran parte del territorio nazionale di nuovi hub e minihub i quali, in assenza di un piano industriale e di un confronto col sindacato, penalizzano sempre più i magazzini esistenti, soprattutto (e non a caso) laddove è forte la presenza del SiCobas, nei quali si sta verificando quasi ovunque un vistoso calo delle merci lavorate con conseguente ipotesi di esuberi”, come scrive in una nota.
Il sindacato vuole anche un’intesa alla gestione dei cambi di appalto in diversi impianti. A livello locale, ci sono diverse vertenze aperte: un licenziamento a Modena, il mancato rispetto su sicurezza e abuso di controlli a Bologna, la mancata applicazione degli accordi Fedit a Roma, la misura ridotta dell’indennità di trasferta a Biella e il mancato accordo sempre sulla trasferta e “atteggiamento vessatorio” verso gli iscritti del SiCobas all’Aquila.
Intanto il sindacato ha chiuso la vertenza nella piattaforma logistica di Stef a Tavazzano (Lodi) con un accordo che prevede l’intero pagamento della malattia, l’aumento del buono mensa, un premio Pdr maggiore, il riconoscimento dei livelli contrattuali e di tutti gli straordinari.