Come ormai avviene da qualche anno, anche nel 2023 i sindacati della logistica usano l’occasione del Black Friday per svolgere una protesta globale nei confronti di Amazon. Quest’anno avverrà venerdì 24 novembre, con scioperi e manifestazioni in diversi Paesi del mondo, compresa l’Italia.
Nel nostro Paese si mobilitano, separatamente, la Cgil e l’Ugl, che hanno proclamato lo sciopero nelle piattaforme italiane, con epicentro quella di Castel San Giovanni, alle porte di Piacenza. In questo impianto, la Cgil ha chiamato i lavoratori allo sciopero tre volte nel 2023: l’11 e il 17 ottobre e il 7 novembre. Le rivendicazioni della Cgil riguardano sia le retribuzioni, sia la salute e la sicurezza. Anche la Ugl ha già indetto una serie di scioperi nella piattaforma piacentina dal 19 al 25 novembre. La sigla si focalizza sulla retribuzione, di cui chiede un aumento maggiore rispetto a quello concesso dell’1,1%.
A livello internazionale, fermi dal lavoro e manifestazioni avverranno il 24 novembre in varie località, nell’ambito della coalizione Make Amazon Pay, che raccoglie un’ottantina di sigle tra cui la confederazione mondiale dei sindacati dei trasporti Itf. Per quest’anno annuncia “la più grande sfida agli abusi di Amazon nella sua storia”.
Il sito web di questa iniziativa mostra iniziative in una trentina di Paesi situati in Europa, America, Asia e Africa. Restano escluse la Russia, la Cina, l’Oceania e il Medio Oriente (tranne la Turchia). In Spagna si svolgerà il primo sciopero nazionale di Amazon, mentre a Coventry, in Gran Bretagna, lo sciopero sarà di quattro giorni e s’inserisce in una mobilitazione di sei mesi