Il 22 luglio 2024 la federazione europea dei sindacati del trasporto Etf ha svolto una giornata di mobilitazione in diversi Paesi del continente contro i circa duemila esuberi previsti da FedEx. Etf in una nota “critica l’incapacità dell’azienda di trovare soluzioni organizzative che non abbiano un impatto sproporzionato sui dipendenti” e sottolinea “l’esternalizzazione dei servizi verso Paesi con un costo del lavoro più basso, dimostrando che la strategia competitiva dell’azienda si basa su una corsa al ribasso che non tiene conto dei suoi attuali dipendenti”.
Il segretario generale della confederazione, Livia Spera, ha inviato al presidente di FedEx Express Europe una lettera in cui chiede immediati negoziati e “la divulgazione di informazioni complete sui tagli di posti di lavoro previsti, disaggregati per Paese e funzione lavorativa”. In Italia, il 22 luglio Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto uno sciopero nazionale dei lavoratori di FedEx che, secondo quanto dichiarato dalle sigle, ha coinvolto il novanta percento del personale. In Italia FedEx impiega circa duemila persone e secondo la Filt Cgil la riduzione interesserebbe duecento addetti. A livello europeo Etf ha attuato una manifestazione sotto la sede di FedEx a Hoofddorp, nei Paesi Bassi.