Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti articolano la piattaforma della vertenza trasporti in sei punti: infrastrutture, politica dei trasporti, regole, confronto, diritto di sciopero e sicurezza. Per le infrastrutture – definite "il principale moltiplicatore del benessere economico e del progresso sociale di un Paese" - le tre sigle ritengono che manchi una visione d'insieme su un orizzonte temporale che deve andare altre a quello di una legislatura: "Questa visione di insieme non ci appare delineata nelle volontà di questo Governo nemmeno dai recenti provvedimenti varati (Strategia Italia e Investitalia) che mettono in capo al Presidente del Consiglio le realizzazioni infrastrutturali del Paese allo scopo di semplificarne i lavori",scrivono in una nota unitaria. "Abbiamo bisogno delle grandi opere per costruire corridoi europei funzionanti, efficienti ed efficaci, necessari all'Italia quanto le opere di adeguamento ed ammodernamento di collegamento al resto del Paese di tutti i territori, anche di quelli più periferici". A questo punto si collega quello della politica dei trasporti, che deve attivare "risorse ed investimenti importanti e stabili per avere mezzi di trasporto di qualità e compatibili sul piano della tutela ambientale" e un modello per superare il nanismo d'impresa, favorendo "le aggregazioni attorno a grandi soggetti industriali che possano, assieme alle medie e piccole imprese, rafforzare la fragile ossatura del sistema".
Questo programma "deve essere accompagnato da regole chiare e trasparenti, che impediscano la concorrenza al ribasso tra le imprese e che diano priorità alla sicurezza, alla regolarità e alla tutela ambientale". I sindacati ritengono il dumping contrattuale parte di questa distorsione ed è "necessario affiancare alla contrattazione collettiva tra le parti sociali realmente rappresentative, strumenti di controllo e norme che impediscano l'illegalità, l'evasione fiscale e il lavoro nero, di cui si alimenta l'opacità di questo settore". Un altro tema connesso alle regole è quello degli oligopoli nel trasporto merci: "Si pensi ad esempio al tema delle grandi alleanze navali nel settore container e al contestuale processo di penetrazione delle stesse nel campo della filiera dei porti e della logistica che rischia di creare una dannosa concentrazione di potere economico. Nei prossimi mesi la UE sarà chiamata a discutere la proroga delle norme che hanno consentito la creazione di queste alleanze (block exemption), sulle quali crediamo che il Governo italiano debba far sentire la propria voce".
Le sigle lamentano la mancanza di un confronto con il Governo, a parte sporadici incontri su singole crisi e propongono di riaprirlo con la discussione di un Patto per i trasporti che si fondi sull'aggiornamento del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica. Nello stesso tempo, le sigle registrano "attacchi su diversi piani al diritto di sciopero", mentre la situazione generale ha consentito "il proliferare di azioni di sciopero di sigle sindacali, scarsamente rappresentative il cui unico obiettivo è, attraverso la saturazione del calendario, limitare ulteriormente la possibilità dei sindacati confederali di effettuare azioni di sciopero e conseguentemente acquisire maggiori consensi". La soluzione, per le sigle confederali, "rimane l'applicazione degli accordi interconfederali che stabiliscono le modalità di misurazione della rappresentanza che, fino a oggi, sono stati disattesi".
Un tema sempre d'attualità è quello della sicurezza sul lavoro. I sindacati rilevano un "preoccupate rialzo" degli infortuni gravi e mortali: "Le denunce di infortunio nel 2017 sono state 635.433 (+0,9%) di queste 1.133 con esito mortale (+10,1%), interessando tutte le attività. I settori più colpiti appaiono quelli legati alla logistica ed autotrasporto, in particolare delle merci, nelle realtà dove la frammentazione è più estesa, così come la concorrenza selvaggia a partire dalle cooperative spurie, da una frammentazione sempre più crescente delle filiere produttive insieme a quella da rischi da interferenza che si moltiplicano in modo esponenziale a causa di questa divisione del lavoro e di appalti scarsamente controllati dai committenti". Per contrastare tale fenomeno, le sigle chiedono il coordinamento tra la disciplina generale (DL. 81/08) con le attività lavorative a bordo delle navi (DL 271/99) così come in ambito portuale (DL 272/99), nonché l'armonizzazione delle disposizioni tecniche con la disciplina del trasporto ferroviario, contenuta nella legge 191/74. Negli altri settori bisogna perfezionare la normativa già esistente, "avendo presente che nell'ambito stradale è necessario salvaguardare la sicurezza per tutti i lavoratori che a vario titolo vi operano, e che nel settore aeroportuale va perseguito l'obiettivo di includere anche i naviganti del trasporto aereo tra i destinatari di un'assicurazione pubblica che li tuteli in caso di infortunio sul lavoro".
I sindacati elencano anche le modalità dello sciopero del 24 luglio, che nell'ambito del trasporto merci e della logistica si articola in questo modo:
Trasporto ferroviario - Personale addetto alla circolazione: 8 ore, dalle 9.01 alle 17.01 - Personale impianti fissi: intero turno
- Trasporto merci su rotaia - 8 ore di sciopero
- Trasporto merci e logistica - 4 ore di sciopero. Verrà garantita l'effettuazione dei servizi che seguono: a) trasporto di carburante alla rete di pubblico approvvigionamento e di combustibile da riscaldamento; b) raccolta e distribuzione del latte; c) trasporto di animali vivi; d) trasporto di medicinali e forniture per ospedali e case di cura; e) trasporto di prodotti alimentari di prima necessità.
- Trasporto marittimo e porti - Collegamenti isole maggiori personale amministrativo: intero turno, personale viaggiante: da mezz'ora prima delle partenze del 24 luglio 2019 - Personale viaggiante: dalle 00.00 alle 24.00 del 24 luglio 2019 con esclusione delle linee/servizi
- essenziali come individuate dalla legge 146/1990 e s.m.i. - Servizio di ormeggio e battellaggio: 12 ore di sciopero - Servizio rimorchio portuale: 12 ore di sciopero
- Trasporto aereo - 4 ore di sciopero dalle 10.00 alle 14.00.
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