Rangoni smentisce l'ipotesi di licenziamenti a SDA Express Courier avanzata nei giorni scorsi dalla Filt Cgil, sostenendo che l'azienda intende avviare la procedura per la cassa integrazione. L'annuncio è arrivato al termine dell'incontro svolto al ministero per lo Sviluppo Economico sulla situazione del corriere, il cui hub di Carpiano, alle porte di Milano, è bloccato da quasi un mese dalla vertenza con il sindacato di base Si Cobas sul cambio di appalto. Secondo Rangoni ci vorranno 75 giorni per attivare la cassa integrazione, ma non ne ha precisato le modalità.
Intanto, il Si Cobas ha diffuso la sua versione dello stato attuale della vertenza, dopo l'incontro avvenuto il 6 ottobre alla Prefettura di Milano con l'obiettivo di raggiungere un accordo. "Da parte della nostra delegazione, si è messo l'accento sul fatto che da parte di SDA si è perso molto tempo per riprendere l'attività nel magazzino visto che noi avevamo accettato la loro proposizione che avrebbe permesso di mantenere per i lavoratori le stesse condizioni economiche e normative in essere prima del cambio di appalto", si legge nella nota del sindacato.
Le condizioni del Si Cobas sono "un accordo con il consorzio subentrante (Ucsa) che garantisca in pieno le condizioni economiche, contrattuali e normative precedenti al cambio appalto; l'apertura di un confronto perché sia riconosciuto ai lavoratori di Milano e Bologna il credito pregresso che il fornitore subentrante (Ucsa) deve loro in base alla precedente gestione degli appalti; l'accettazione di un periodo di rotazione della forza-lavoro limitato a fine ottobre, in maniera tale da garantire il più presto possibile il rientro dei volumi persi con la serrata messa in atto da SDA nei maggiori hub d'Italia; il ricorso al FIS mentre i lavoratori sono in rotazione e l'integrazione della parte economica al 100% del salario da parte del committente o del fornitore; il mantenimento dei livelli occupazionali attuali".
Durante l'incontro, il Prefetto ha illustrato l'ipotesi di accordo suggerita da SDA basata sull'accettazione delle condizioni economiche, contrattuali e normative precedenti, come era già concordato in precedenti incontri in Prefettura (quindi applicazione dell'accordo nazionale siglato con SDA in sede Fedit) nonché dell'apertura di un confronto in sede Fedit sul pregresso dovuto da Ucsa ai lavoratori; l'attuazione di una rotazione della forza-lavoro fino al 20 novembre, senza integrazione da parte dell'azienda; il mantenimento dei livelli occupazionali.
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