Il 6 ottobre 2023, la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro di beni per 98 milioni di euro disposto dal Tribunale di Catania nei confronti di due imprenditori, padre e figlio (di cui non è comunicato i nome), in seguito alle due operazioni antimafia denominate Follow the Money e Black Blend. Gli inquirenti ritengono i due uomini “socialmente pericolosi” perché sarebbero contigui al clan mafioso Scalisi di Adrano, in provincia di Catania. I due indagati inizialmente operavano nel settore dei trasporti e della logistica proprio ad Adrano e poi hanno diversificato l’attività nel commercio di prodotti petroliferi, ampliandola in tutto il territorio nazionale.
I due imprenditori vennero indagati e arrestati nel 2021 nell’ambito dell’operazione Follow the Money e poi rinviati a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa “poiché avrebbero sistematicamente favorito il clan Scalisi fornendo, mediante l’alimentazione della cassa e il mantenimento del gruppo e dei suoi sodali, un contributo, stabile e protratto nel tempo, alla realizzazione delle finalità dell’organizzazione mafiosa, al consolidamento del potere economico e all’occultamento e all’incremento del patrimonio del sodalizio, in cambio del quale avrebbero ricevuto protezione e agevolazione nell’espansione delle proprie attività imprenditoriali”, scrive la Finanza in una nota.
I due uomini sono stati poi coinvolti nell'inchiesta Black Bend su una frode fiscale avvenuta nel commercio di carburanti. In questo caso, avrebbero importato il prodotto da Austria, Germania, Repubblica Ceca, Romania e Slovenia, indicando nella documentazione di trasporto che era destinato a due depositi in provincia di Verona e Catania, ma in realtà era finito in altri siti di stoccaggio, per essere poi venduto ad autotrasportatori e a distributori stradali siciliani, con un’evasione d’Iva e accise di alcuni milioni di euro.
Sulla base di queste indagini, gli inquirenti hanno definito i due imprenditori “pericolosi per la società” e applicato quindi le misure di prevenzione patrimoniali. Tra i beni sequestrati ci sono anche imprese operanti nel trasporto, nella logistica e nel commercio di carburanti.