Il 2025 si apre con una nuova operazione ordinata dalla Procura di Milano per somministrazione illecita di manodopera nell’ambito della logistica. Al centro dell’indagine c’è il pubblico ministero Paolo Storari, che ha svolto inchieste analoghe negli anni precedenti. In questo caso l’accusa è rivolta alla società Aspiag Service, che è uno dei cinque soci del consorzio di grande distribuzione organizzata Despar Italia. La mattina dell’8 gennaio 2025 la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo d’urgenza per otto milioni di di euro alla società, contestando i reati di frode fiscale.
Gli inquirenti contestano alla società un meccanismo che hanno già rilevato in altri casi: l’uso di manodopera somministrata tramite società “filtro”, che a loro volta usano società “serbatoio”, generalmente costituite sotto forma di cooperative. Questo meccanismo userebbe anche fittizi contratti d’appalto, false fatturazioni e le società serbatoio avrebbero anche omesso di versare l’Iva e i contributi dei lavoratori.
Queste sono le informazioni diramate dalla procura, ma secondo Il Fatto Quotidiano aggiunge che l’indagine riguarderebbe gli appalti di logistica “fra la società del gruppo austriaco Spar che gestisce 250 punti vendita a marchio Despar, Eurospar, Interspar e Iperspar e 316 negozi affiliati fra Triveneto, Lombardia ed Emilia Romagna e i fornitori Mag Servizi srl e Delivery One srl. A loro volta le due aziende hanno utilizzato fra 2021 e 2023 una percentuale di lavoratori interinali in media del 50% sul totale della forza lavoro con picchi di oltre 20mila operai somministrati”.
Il quotidiano aggiunge che “Le due agenzie del lavoro, secondo la Procura, hanno omesso sistematicamente di versare contributi e oneri previdenziali dei facchini, accumulando in pochi anni debiti Inps e Agenzia delle Entrate per quasi 25 milioni di euro, e lo hanno fatto anche perché ‘la normativa in tema di appalti non contempla alcuna forma di responsabilità in capo al committente’ per ‘l’omesso versamento di ritenute fiscali e contributi previdenziali su personale somministrato’, come invece accade per le srl o altre tipologie di impresa con la cosiddetta ‘responsabilità solidale’ del committente”.
Il Fatto Quotidiano riferisce anche che Mag Servizi e Delivery One avrebbero informato periodicamente Aspiag solo dei contributi versati per i dipendenti diretti, mentre per quelli somministrati avrebbero trasmesso elenchi Excel del personale e le buste paga. Questo meccanismo sarebbe stato accettato da Aspiag nonostante i contratti di appalto non prevedessero l’impiego di lavoratori interinali nei magazzini. Gli inquirenti accusano la società di non avere svolto alcun controllo su tale divieto, neppure a a campione.