Il 10 agosto 2023, i Carabinieri hanno eseguito sette arresti disposti dal Gip di Verbania al termine di un’indagine per alcune truffe compiute fingendosi autotrasportatori. Cinque indagati sono in carcere e due ai domiciliari con l’accusa, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in danno di imprese del settore tessile. L’inchiesta è infatti iniziata nell’estate del 2022 dopo i furti subiti da due imprese di abbigliamento d’alta moda che hanno sede nella provincia di Verbania e in seguito gli inquirenti hanno attribuito a questa banda diciotto furti aggravati avvenuti nell’Italia settentrionale.
La prima fase della truffa era svolta da un “telefonista”, che era anche il capo dell’organizzazione, che chiamava numerose società usando i numeri trovati sul web, per individuarne una che aveva già programmato una consegna e aspettava quindi il trasportatore. Quindi, con una seconda telefonata fingeva di essere l’addetto al ritiro della merce. Nella seconda fase, i suoi complici si presentavano in ribalta con la divisa di una vera impresa di trasporto e caricavano la merce, che era di valore elevato (capi d’abbigliamento, accessori, occhiali).
L’indagine dei Carabinieri si è svolta da settembre e novembre 2022 anche con pedinamenti e ha svelato la struttura della banda. Il “telefonista” operava da Napoli, mentre la parte operativa era svolta da tre batterie di falsi trasportatori che usavano autocarri a noleggio ai quali alteravano le targhe. Ogni batteria copriva una determinata area dell’Italia settentrionale. Poi la refurtiva era stoccata in garage o magazzini per essere in seguito venduta nei mercati rionali di Napoli.
In uno solo dei diciotto colpi della banda il committente non ha consegnato la merce, perché insospettito. I “prelievi” sono avvenuti nelle provincie di Udine, Verbania, Como, Torino, Varese, Milano, Lodi, Bologna e Rimini. I sette arrestati fanno parte di un gruppo di quattordici indagati. Inoltre, i Carabinieri hanno recuperato merce per un valore di 400mila euro.
Uno degli arresti è avvenuto il 27 ottobre 2022 nell’area di Milano, dove uno dei finti trasportatori era riuscito a ritirare sei colli contenenti numerosi abiti di alta moda. Ad Arluno i Carabinieri fermarono l’autocarro nei pressi di una base logistica della banda. Il “telefonista” non avendo più notizie del suo autista chiamò l’azienda depredata fingendosi un maresciallo dei Carabinieri e scoprì quindi l’intervento dell’Arma. Nella basa di Arluno, i militi trovarono anche la refurtiva di un furto avvenuto il giorno prima in un’azienda di Cologno.
Un altro caso di flagranza avvenne il 26 ottobre 2022 sulla riviera romagnola. Anche in questo caso i Carabinieri fermarono a Cattolica un finto corriere con la livrea di una società di logistica che aveva prelevato 47 colli con capi d’abbigliamento del valore di 70mila euro. Nel furgone i militi trovarono diverse divise con le insegne di altre società di logistica. Tra gli indagati, uno è un dipendente di una società di trasporti, estranea alle indagini, che trasferiva la merce rubata dal Nord verso Napoli.