Doveva essere la principale infrastruttura logistica e di trasporto della Zona Economica Speciale di Francavilla Fontana, Comune della provincia di Brindisi, ma ora è un insieme di capannoni in mezzo alla campagna, che hanno consumato inutilmente sei ettari di suolo agricolo. Sono lì da un quarto di secolo, a costo di otto milioni di euro, ma non sono mai stati usati. Nel 2008 vennero acquisiti dal Comune, che spese altri settantamila euro per un impianto di videosorveglianza. È il Centro di Carico Intermodale, per il quale negli ultimi anni il Comune ha cercato inutilmente di attivare l’attività.
L’ultimo candidato è stato il Gruppo Stamplast, che produce materiale per l’edilizia e che vinse un bando per la locazione degli immobili. Ma gli enormi costi per il recupero dell’impianto hanno indotto la società a retrocedere. Ora il Comune ci riprova, annunciando una nuova consultazione di mercato per una locazione o una vendita. I candidati dovranno svolgere attività compatibili con la destinazione d’uso originaria, quindi lo stoccaggio e la movimentazione delle merci. Gli amministratori sperano nelle nuove regole per la Zona Pip e nelle agevolazioni della Zes Jonica. La piattaforma ospita cinque capannoni per una superficie totale di duemila metri quadrati, un edificio per uffici di tremila metri quadrati, un piazzale per la sosta dei veicoli e un impianto di videosorveglianza capace di leggere le targhe degli automezzi.