Si allarga la mobilitazione nazionale e internazionale contro Amazon, che sfocerà in scioperi e presidi indetti per il 26 novembre 2021, giorno del Black Friday. Il sindacato di base SiCobas annuncia l’adesione alla campagna internazionale Make Amazon Pay, indetta da diversi sindacati europei, americani e asiatici. Il sindacato spiega che “l’obiettivo dichiarato è il modello di lavoro precario promosso dalla multinazionale” e precisa che “l’iniziativa si tradurrà in scioperi e blocchi su tutti i siti Amazon in Italia, compreso quello di Piacenza”.
Obiettivi della protesta sono anche le imprese di autotrasporto che svolgono le consegne nell’ultimo miglio per conto di Amazon e in particolare quelle di Assoespressi. Queste ultime sono anche oggetto di uno sciopero indetto dai sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sempre per il 26 novembre. L’azione dei confederali si concentra solo sugli autisti, perché con Amazon hanno recentemente firmato un accordo nazionale per i lavoratori dei magazzini.
Il SiCobas prosegue la vertenza contro la chiusura della piattaforma logistica FedEx di Piacenza, con picchetti davanti ad altri impianti che operano per la multinazionale statunitense. L’azione più recente è il blocco della piattaforma di Peschiera Borromeo, avvenuto per cinque ore nella notte tra il 15 e il 16 novembre 2021. Il picchetto è stato sciolto verso la mezzanotte dalla Polizia. Il sindacato spiega che il 22 novembre scadrà la cassa integrazione per i lavoratori di Piacenza, poi dovrebbero arrivare le lettere di licenziamento da Alba, la società che gestiva la piattaforma piacentina per FedEx.
Alla vigilia di questa scadenza, il SiCobas chiede una convocazione urgente ai ministri del Lavoro, Andrea Orlando, e dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Il sindacato vuole attivare un Tavolo di crisi che “stiamo chiedendo con forza dallo scorso marzo e che, al di là di qualche incontro informale con Orlando, ci è sempre stato negato senza addurre alcuna motivazione ufficiale”, come scrive in una nota.
Intanto la Fai Conftrasporto annuncia un intervento presso il Prefetto di Milano, i deputati lombardi e, di riflesso, il ministero degli Interni, contro le manifestazioni del SiCobas davanti alla piattaforma della catena di supermercati Unes di Vimodrone, gestita da Brivio & Viganò. Il sindacato sta attuando una vertenza contro la cooperativa Lgd, che opera per la società di logistica. La Fai afferma che Brivio & Viganò e Lgd rispettano il contratto nazionale di settore. “I continui blocchi in atto, oltre una ventina negli ultimi tre mesi, stanno provocando gravissime ripercussioni sull’attività dell’azienda, creando situazioni che stanno mettendo a repentaglio la sicurezza e i posti di lavoro di centinaia di dipendenti”, scrive la confederazione in una nota.