Due sigle del sindacalismo di base, il SiCobas e l’AdlCobas, hanno proclamato uno sciopero nazionale del trasporto e della logistica per venerdì 26 marzo, che prevede anche la partecipazione dei ciclo-fattorini. Alla base della protesta c’è la richiesta di partecipare con una propria piattaforma al rinnovo del contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni (tavolo dal quale il 23 febbraio si sono ritirati anche i sindacati confederali).
Le due sigle di base si oppongono anche alle rivendicazioni presentate dalla parte datoriale nell’ultima riunione, affermando che vogliono imporre “riduzione dei diritti sindacali, modifica della clausola sociale sul cambio appalto, taglio delle integrazioni per malattia, aumento della flessibilità con ampliamento dell’utilizzo dei lavoratori in staff leasing e a chiamata anche per il personale viaggiante, ulteriore regolamentazione del diritto di sciopero, mano libera nella disdetta di accordi di secondo livello”. Nella proclamazione dello sciopero, i due sindacati citano anche l’inchiesta aperta dalla Procura di Piacenza sullo sciopero alla Tnt FedEx, che ha portato agli arresti domiciliari di due esponenti del SiCobas.