Come annunciato nei giorni scorsi, il sindacato di base SiCobas sta attuando una mobilitazione contro Amazon in occasione del Black Friday del 26 novembre 2021. In mattinata ha annunciato picchetti davanti alla grande piattaforma logistica di Castel San Giovanni, alle porte di Piacenza, sostenendo di avere bloccato l’uscita delle merci. Davanti ai cancelli ci sarebbero circa 500 manifestanti secondo fonti di stampa locali e duemila secondo il sindacato e finora non si registrano tensioni. Questo sciopero rientra nella campagna internazionale Make Amazon Pay, indetta da sindacati e organizzazioni non governative di diversi Paesi del mondo per ottenere migliori condizioni economiche e di lavoro. In ambito internazionale, scioperi contro Amazon per il Black Friday sono stati indetti dal sindacato francese Cgt e da quello tedesco Ver.di.
SiCobas ha una propria piattaforma nazionale per i facchini e gli autisti che operano per Amazon e per le società fornitrici, che chiede l’adozione per tutti del contratto Logistica (invece di quello del Commercio), riduzione del precariato, ticket mensa, premi di produzione e investimenti nella sicurezza. Per gli autisti, il sindacato di base chiede minori carichi di lavoro e la riduzione delle responsabilità in caso d’incidenti. Viceversa, i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno annullato lo sciopero indetto sempre per il Black Friday degli autisti delle imprese aderenti ad Assoespressi che lavorano per Amazon, dopo avere firmato un accordo che prevede, tra l’altro, una riduzione del tempo di lavoro a 42 ore settimanale, un premio di 1100 euro l’anno e l’aumento dell'indennità di trasferta. Inoltre sarà costituita una commissione per ridurre i risarcimenti degli autisti in caso di danni.