Dopo la decisione del Tribunale di Milano che impone a quattro società di consegna a domicilio di alimenti (Glovo-Foodinho, Just Eat, Uber e Deliveroo) di regolarizzare i ciclo-fattorini come collaboratori coordinati e continuativi e di pagare un ammenda complessiva di 733 milioni di euro, le società hanno annunciato ricorso contro i verbali dell’Ispettorato del Lavoro che indicano che impongono la regolarizzazione dei rider. La vertenza potrà inoltre proseguire in aula se le società non pagheranno le ammende e non regolarizzeranno i ciclo-fattorini entro tre mesi.
Glovo contesta l’applicazione dell’articolo 2 del Jobs Act “che applica la disciplina del lavoro subordinato ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative ed etero-organizzate”. Glovo-Foodinho, Uber e Deliveroo si appellano al contratto nazionale firmato da Assodelivery con il sindacato di base Ugl. Just Eat, invece, nei giorni scorsi ha annunciato che assumerà come dipendenti i ciclo-fattorini.
Questi ultimi stanno organizzando la reazione. La rete Rider X i diritti, che raccoglie diverse sigle sindacali, ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale per il 16 marzo 2021, che prevede anche il fermo dell’attività. Ai consumatori, i sindacati chiedono di esprimere la loro solidarietà con i rider evitando quel giorno di ordinare dalla app di Glovo, Just Eat, Deliveroo e Uber Eats.