Il commercio elettronico sta spingendo la rivoluzione digitale nel trasporto e molte aziende del settore hanno avviato nell'ultimo triennio procedure di digitalizzazione avanzata. E fanno bene, perché chi non si adeguerà nel prossimo decennio rischia di chiudere. Lo afferma una ricerca svolta da Forrester Research per la società di logistica online Freightos, che ha pubblicato i risultati nel suo terzo rapporto annuale intitolato Mystery Shopper (e che si può scaricare dal sito web dell'azienda). Lo studio si basa sulle attività online di venti spedizionieri globali, col fine di analizzare e valutare i loro processi digitali. Ma i ricercatori hanno fatto più che vedere i siti, perché si sono presentati come rappresentanti di una società di commercio elettronico statunitense, chiedendo un preventivo per consegne porta-a-porta da una città cinese a una statunitense.
Forrester Research ha svolto questa ricerca annualmente negli ultimi tre anni e quindi ha potuto valutare l'evoluzione dei processi digitali delle imprese considerate. In questo periodo, riferisce il rapporto del 2018, si rileva una buona crescita e tre dei primi venti spedizionieri (ossia DHL Global Forwarding, Kuehne + Nagel e UPS) forniscono un preventivo immediato, mentre altri due stanno lanciando servizi analoghi. Questi preventivi si riferiscono soprattutto a trasporti aerei, un settore che da questo punto di vista risulta più avanzato del marittimo.
Però, non tutti gli spedizionieri considerati mostrano procedure digitali avanzate. Il rapporto segnala che solo quindici spedizionieri hanno online un modulo di contatto e nove di questi offrono un preventivo immediato oppure la possibilità di richiederlo online. Negli altri sei casi, il sistema di contatto online è ritenuto dai ricercatori generico, perché non contiene tutte le richieste per un preventivo preciso. I restanti cinque spedizionieri mostrano sul loro sito web solo un contatto e-mail. Dopo avere inviato la richiesta di preventivo, i ricercatori della Forrester Research hanno atteso una riposta. Chi ha mandato un preventivo creato manualmente lo ha fatto mediamente in 57 ore dalla richiesta, un tempo ritenuto troppo elevato. Non solo, ma questi preventivi contenevano degli errori. Per esempio, uno spedizioniere ha citato erroneamente il trasporto aereo invece che uno marittimo Lcl, mentre due operatori non hanno valutato servizi ausiliari. Alla fine della ricerca, le differenze di tariffe tra la minima e la massima è stata del 58% (ossia tra 1880 e 3254 dollari), valore anch'esso ritenuto eccessivo e presentato in alcuni casi in modo poco trasparente.
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