Dopo il primo incontro interlocutorio del 2 marzo con le confederazioni del trasporto merci e della logistica, la ministra dei Trasporti avvia i Tavoli tecnici, che hanno funzioni operative. La prima riunione è indetta alle 11.30 del 4 marzo 2020 nella sede della Protezione Civile. L’ordine del giorno, come spiega una nota ministeriale è “affrontare le questioni legate alle procedure tecnico-sanitarie e organizzative, eventualmente anche da sottoporre al comitato tecnico scientifico della Protezione civile e al ministero della Salute per l’adozione di linee guida”.
Alla vigilia dell’incontro, il presidente di Confetra, Guido Nicolini, ha dichiarato che la prima richiesta delle confederazione è garantire il controllo delle merci: “Sguarnire gli Uffici di Sanità Marittima e Frontaliera spostando il personale dai controlli sulle merci a quelli su passeggeri ed equipaggi si sta rivelando fatale per il nostro settore. I tempi di attesa per un Nulla Osta Sanitario sono passati da due a dieci giorni nel porto di Genova, da due a otto alla cargocity di Malpensa”.
Nicolini spiega che “intasare gli hub logistici e distributivi di merce in giacenza, significa tra l'altro paralizzare poi l'intera catena di distribuzione, con il rischio di non poter più rifornire né le imprese manifatturiere né i consumatori finali. E in molti casi ci sono anche problemi di sicurezza, per merci facilmente deperibili o molto sofisticate: penso ai prodotti del settore agrifood e ai farmaci”. Confetra si rende disponibile a trovare soluzioni sostenibili.
Il presidente della confederazione conclude ricordando che “chiederemmo, ad esempio, che dopo tre anni divenisse finalmente operativo lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli, istituito con il Dlgs 169 /2016, ma in attesa del DPCM attuativo. Semplificare i controlli e digitalizzarsi può essere la prima risposta. Confidiamo che la ministra voglia spendersi a supporto della prima e fondante esigenza del sistema logistico: che la merce, 450 milioni di tonnellate all'anno, possa entrare e uscire dal Paese. Ne va dei nostri consumi, dei nostri acquisti quotidiani, della produzione industriale, dell'import / export della nostra economia".