Tre voli charter aerei verso New York entro Natale, nuove sedi commerciali nella Penisola e maggiori flussi di container nel porto di Civitavecchia. Sono queste alcune delle novità più importanti annunciate dai vertici del gruppo svizzero Panalpina, uno dei primi operatori al mondo in campo delle spedizioni, che il 26 settembre 2018 ha celebrato a Malpensa i suoi ottant'anni anni di attività in Italia. "Attraverso il nostro network organizziamo ogni anno 1500 voli charter dedicati e da questo aeroporto opereremo fra novembre e dicembre prossimi almeno tre voli charter verso New York, dedicati in particolare alla nostra clientela dell'industria del fashion", ha dichiarato Stefan Karlen, presidente e amministratore delegato di Panalpina, arrivato appositamente da Basilea.
"L'Italia è un Paese esportatore e lo si vede anche dai volumi che Panalpina trasporta: nelle spedizioni aeree l'export è cinque volte superiore all'import, mentre per i trasporti marittimi le spedizioni in esportazione sono doppie rispetto alle importazioni. In Italia abbiamo attualmente una quota di mercato introno al 3% nel trasporto aereo e dell'1% nel marittimo. Questi numeri ci dicono due cose: la prima è che il mercato è molto frammentato, la seconda che ci sono ancora ampi margini di crescita, anche nel settore della logistica conto terzi e della distribuzione end-to-end".
Il country manager di Panalpina per l'Italia, Giuseppe Chiellino, ha rivelato poi l'imminente apertura di nuovi uffici commerciali: "Stiamo guardando diverse regioni dove bisogna essere presenti con un proprio presidio diretto sul territorio: penso ad esempio alla Puglia, alle Marche, al Friuli, al Trentino e al Piemonte. Panalpina tradizionalmente è presente con uffici propri nei capoluoghi di regione". Sul fronte delle spedizioni marittime, il responsabile della divisione seafrreight, Yuri Poggi, ha spiegato che nel 2018 stanno "cavalcando un onda molto positiva sia per il trasporto marittimo che per quello aereo. La strategia di concentrarci su alcune rotte specifiche sta pagando e in particolare abbiamo un focus per l'export sul Nord America e in import dal Far East".
A proposito di noli marittimi, Poggi precisa che "il mercato è sempre piuttosto depresso, le compagnie di navigazione fanno fatica a recuperare e gli ultimi bilanci da loro pubblicati testimoniano che il mercato è ancora in sofferenza. Ci aspettiamo degli incrementi di noli nei prossimi mesi perché il carburante è aumentato, l'impatto in termini di costi per un armatore è enorme e questo aspetto non può essere trascurato". Sui porti più usati da Panalpina in Italia per i flussi di merce via mare, Poggi ha concluso affermando che "siamo principalmente operativi su Genova e ci tengo a dire che nonostante il crollo del ponte Morandi stiamo ancora mantenendo praticamente gli stessi numeri di prima dell'incidente. La Spezia poi è uno snodo importante naturalmente, a Napoli stiamo aumentando i volumi e Civitavecchia è uno scalo che guardiamo con molto interesse".
Il focus sullo scalo laziale è spiegato dal fatto che "si trova geograficamente in mezzo a Livorno e a Napoli e c'è nel Lazio un polo produttivo molto importante soprattutto nel farmaceutico. Come Panalpina, in partnership con i colleghi del trasporto aereo, stiamo lavorando molto bene in questa regione e di riflesso anche il porto di Civitavecchia per le spedizioni via mare sta andando bene". In Italia il gruppo svizzero ha sede a Cerro Maggiore (Milano) e conta su altri cinque uffici dislocati a Genova, Bologna, Firenze, Vicenza e Roma, oltre all'ufficio di Lugano che è 'accorpato' a quelli italiani. I dipendenti in Italia sono circa 180 e il giro d'affari nel 2017 è stato di 150 milioni di euro. I tre principali magazzini di cui dispone Panalpina in Italia sono a Cerro Maggiore (17.500 mq), Bologna (1.500 mq) e Lugano (4.100 mq).
Nicola Capuzzo
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