Il 17 giugno 2021 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano ha convalidato il sequestro di venti milioni di euro disposto dai pubblici ministeri Giovanna Cavalleri e Paolo Storari nei confronti della filiale italiana di Dhl Supply Chain nell’ambito un’indagine su frodi fiscali attuate da un consorzio e ventitré cooperative che hanno lavorato per la multinazionale tedesca. Il sequestro è avvenuto il 7 giugno.
Secondo gli inquirenti, la Dhl avrebbe usato i servizi di un consorzio di cooperative come schermo per evitare assunzioni o contratti di somministrazione di manodopera. I pubblici ministeri sostengono che tali contratti di esternalizzazione del lavoro nelle piattaforme logistiche avevano lo scopo di evadere imposte e contributi. Nel testo del verbale di sequestro, i magistrati hanno scritto che “la società committente, azienda leader nell'ambito della logistica abusa dei benefici offerti dal sistema illecito, neutralizzando il proprio cuneo fiscale mediante l'esternalizzazione della manodopera e di tutti gli oneri connessi".
I magistrati aggiungono che dall’indagine è emersa “una complessa frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti, da parte della multinazionale, e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, effettuata in violazione della normativa di settore”.
Questo è la seconda indagine che mette sotto accusa in Lombardia una multinazionale della logistica attraverso consorzi e cooperative che usa per la movimentazione all’interno dei magazzini. Appena due anni fa, nel maggio del 2019, lo stesso pubblico ministero di questa indagine, Paolo Storari, ha aperto un’indagine su Ceva Logistics e, in particolare, sulla piattaforma di Stradella dedicata all’editoria, nota come Città del Libro. In quel caso il Tribunale pose una parte della filiale italiana sotto amministrazione giudiziaria, poi tolta grazie a un cambio di dirigenza e a profondi cambiamenti delle procedure interne.
In seguito a quell’evento venne istituito alla Prefettura di Milano un Tavolo tra istituzioni, imprese (tra cui Dhl) e associazioni per stabilire un Patto sulla concorrenza leale sul rispetto dei diritti dei lavoratori.