Il Decreto Legge 104/2023 che ha esonerato le imprese di autotrasporto dal contributo annuale all’Autorità di Regolazione dei Trasporti spinge anche gli altri operatori del trasporto merce e della filiera logistica a chiedere questo provvedimento. In realtà non è una richiesta nuova, ma il successo degli autotrasportatori rappresenta un precedente che rilancia le richieste degli altri settori. Il 13 settembre 2023 si è mosso il direttore generale di Confetra, Giuseppe Mele.
Durante l’audizione alle Commissioni VIII e IX del Senato sulla conversione del Decreto 104/2023, Mele ha condiviso l’esonero dell’autotrasporto perché il settore è regolato dal ministero dei Trasporti ed è liberalizzato. “Per questi stessi motivi tale misura va estesa alle altre attività – principali, accessorie e connesse – di trasporto, movimentazione logistica e spedizioni delle merci, tutte ugualmente liberalizzate e oggetto della competenza regolatoria dello stesso ministero dei Trasporti e di altre Amministrazioni competenti”, ha affermato.
Mele ha aggiunto che l’esonero per l’autotrasporto “sarebbe discriminatorio per le altre attività del comparto merci anche perché il mantenimento per queste ultime dell’obbligo contributivo a favore dell’Autorità configurerebbe un vantaggio economico per l’autotrasporto merci, qualificabile come un aiuto di Stato, in quanto la norma ne ridurrebbe i costi operativi rispetto alle altre attività, che inspiegabilmente restano obbligate alla contribuzione”.
Sempre durante l’audizione al Senato, il presidente di Conftrasporto Pasquale Russo ha chiesto di estendere l’esonero al contributo Art ai terminalisti e agli operatori portuali. Una richiesta che parta dall’associata Uniport “in considerazione delle significative attività e funzioni svolte dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel settore portuale, la portata dell’articolo 20 andrebbe rafforzata, e l’esclusione dalle competenze dell’Art, nell’ottica dell’efficienza della regolazione, dovrebbe valere anche per i terminalisti e gli operatori portuali”.
Su versante opposto, il presidente dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, durante la relazione al Parlamento sull’attività dell’ultimo anno ha chiesto di riconsiderare la decisione di esonerare l’autotrasporto perché “non si può affermare che le funzioni di regolazione economica dell’Autorità possano essere trasferite al ministero dei Trasporti, come invece riferito dalla relazione Tecnica del Decreto Legge 104/2023”. Zaccheo ha aggiunto che l’esonero dell’autotrasporto potrà comportare un aumento del contributo per le altre categorie.