La digitalizzazione del trasporto contribuisce anche al recupero dei pallet. Lo sta sperimentando la società di pallet pooling Chep nel programma Predict, avviato nel 2022 per “promuovere un approccio basato sui dati per il recupero degli asset aziendali”, come spiega Alfonso Martín, Asset Productivity Solutions Director in Chep Europe.
Egli precisa che “facendo leva sulle tecnologie di machine learning e sui dati che riceviamo da produttori, trasportatori e clienti al dettaglio, abbiamo sviluppato una serie di algoritmi che definiscono le attività settimanali per gli operatori dei nostri call center”.
Alfonso Martín opera nel call center di Lisbona, che è nevralgico per l’Europa, ma progetti analoghi sono attivi negli Stati Uniti e Brasile. “Lo strumento gestisce i ritiri da oltre 100mila sedi e, solo lo scorso anno, ci ha aiutato ad incrementare di ben 500mila unità i pallet recuperati, con conseguente aumento dell’efficienza delle supply chain e supporto alla sostenibilità”, egli aggiunge.
La trasformazione dei call center di Chep si basa su tre pilastri: “Il primo è migliorare l’esperienza dei clienti. Tutti i nostri utenti, interni o esterni che siano, esigono lo stesso tipo di servizio da noi. Il secondo è la digitalizzazione globale, che va allineata agli altri programmi trasformativi in corso al nostro interno. E il terzo, infine, è rappresentato dagli incrementi dell’efficienza, derivanti dalla semplificazione dei processi e dalla riduzione del tempo che dedichiamo a risolvere le problematiche”. Nel centro portoghese cento operatori si occupano del recupero delle attrezzature in venticinque lingue, sostenendo ventotto Paesi europei.