In una riunione avvenuta il 17 marzo 2025 in Regione Toscana – cui hanno partecipato il presidente Eugenio Giani, i sindacati, i rappresentanti degli enti locali e i vertici di Autotrade & Logistics – è stata annunciata una soluzione alla crisi dell’autoparco livornese Il Faldo. I rappresentanti di Autotrade & Logistics, che attualmente lo gestisce, hanno infatti annunciato fase finale della trattativa con un nuovo gestore, di cui non hanno reso pubblico il nome. A gennaio apparvero indiscrezioni, mai confermate, sull’interesse della XCA di Orbassano (Torino), società controllata dalle famiglie Conti e Arcese, entrambe già con esperienza nella logistica automobilistica.
Se la transazione fosse completata, il passaggio di gestione potrebbe evitare il licenziamento dei 67 dipendenti della società HC Log, che operano in subappalto nella piattaforma logistica e che hanno già attuato alcuni scioperi dopo aver saputo della risoluzione del contratto da parte di Autotrade & Logistics. Attualmente, quest’ultima è nello stato di “procedura negoziata di composizione della crisi”, che ha lo scopo di trovare un accordo con i creditori per evitare la bancarotta.
L’autoparco Il Faldo è sorto nel 2004 nel Comune di Collesalvetti e occupa una superficie di 700mila metri quadrati, che permette lo stoccaggio di 32mila autoveicoli. L’impianto ha anche un raccordo ferroviario che può accogliere contemporaneamente due treni. Al suo interno ci sono cinquemila metri quadrati di edifici per interventi sugli autoveicoli – tra cui un’officina e un autolavaggio - e 1.600 metri quadrati di uffici. Originariamente sviluppato per conto della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali, l'autoparco è stato poi acquisito dal Gruppo Koelliker, che lo ha gestito tramite la controllata Autotrade & Logistics.
I primi segnali della crisi di Autotrade & Logistics sono apparsi a ottobre 2024, quando venne menzionata in una procedura di composizione negoziata e vennero annunciati esuberi. Poi a dicembre iniziò la cassa integrazione, che scadrà il 31 marzo 2025. Non sono state precisate le cause della crisi, che possono risalire alla più generale crisi subita nel 2024 dal mercato automobilistico. Secondo la Filt Cgil, l’autoparco è arrivato a ospitare 12.600 veicoli, a fronte di una capacità di 32mila unità. La contrazione delle attività logistiche può aver generato una carenza di liquidità della società, con ritardi dei pagamenti a fornitori e lavoratori, fino ad arrivare alla disdetta dei contratti con i subappaltatori.