UPS tentò di acquisire Tnt Express nel 2013 e raggiunse anche un accordo con la società olandese, ma venne fermata dalla Commissione Europea, che vide nella fusione il rischio di posizione dominante nel trasporto espresso di piccoli pacchi. Non stupisce, quindi, che il gigante statunitense stia cercando di fermare, con la stessa motivazione, l'analoga operazione attuata da FedEx, che ha già ottenuto semaforo verde dagli Antitrust dell'Australia, degli Stati Uniti e dell'Unione Europea. Il 2 febbraio è giunto anche quello, incondizionato, dell'Antitrust brasiliana ed è su questo fronte che UPS sta dando battaglia.
Il 18 febbraio giunge infatti la notizia che UPS ha presentato ricorso contro la decisione del Conselho Administrativo de Defesa Econômica, chiedendo un'analisi più approfondita della questione. È una possibilità ammessa dalla legislazione brasiliana, purché esercitata entro quindici giorni dalla decisione. Se dovesse perdere anche questo appello, UPS può sperare solo nel veto dell'ultima Autorità Antitrust che deve esprimersi sulla questione, quella cinese.
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