UPS ha svolto la prova il 20 febbraio nella città statunitense di Tampa utilizzando un drone della Workhorse Group e un veicolo leggero a trazione elettrica. Per il test UPS ha scelto il drone Workhorse HorseFl UAV Delivery System, un ottacottero a elevata efficienza integrato nella linea Workhorse di veicoli da distribuzione elettrici/ibridi. Il velivolo si aggancia al tetto dell'autocarro e una gabbia sospesa nella sua parte posteriore entra nel veicolo tramite un portello.
Nel vano del furgone, l'autista inserisce un pacco nella gabbia e, premendo un pulsante su un touch-screen, invia il drone all'indirizzo attraverso una rotta prestabilita. L'intera consegna avviene in modo automatico e al ritorno il drone HorseFly si riaggancia al tetto del furgone e ricarica la batteria. Con una ricarica completa, il velivolo ha un'autonomia di volo di trenta minuti e può trasportare pacchi fino a 4,5 chilogrammi.
"Questo test si differenzia da tutto ciò che finora abbiamo fatto con i droni", spiega Mark Wallace, senior vice president of global engineering and sustainability di UPS. "Comporta implicazioni per le future consegne, in particolare in località rurali dove spesso i nostri furgoni devono percorrere chilometri per effettuare una singola consegna. Immaginate un percorso di consegna triangolare con fermate che si trovano a chilometri di distanza dalla strada. L'invio di un drone da un furgone per effettuare anche solo una di queste consegne può tradursi in una riduzione di costosi chilometri percorsi. Si tratta di un grande passo nella direzione del rafforzamento dell'efficienza del nostro network e della riduzione delle emissioni".
Le consegne rurali sono quella più onerose, a causa dei costi in termini di tempo e di veicolo necessari per completarne ciascuna. Nella prova del 20 febbraio, il drone ha svolto una consegna mentre l'autista viaggiava per iniziarne un'altra. Per UPS, questo rappresenta un possibile ruolo da affidare ai droni in futuro. "Gli autisti sono il volto della nostra azienda e questo non cambierà", ha precisato Wallace. "I velivoli automatici li possono aiutare in vari punti del loro percorso, consentendo loro di risparmiare tempo e di soddisfare le esigenze del commercio elettronico".
Il software di ottimizzazione e navigazione integrate su strada Orion, che UPS usa negli Stati Uniti, serve per ottimizzare i viaggi. Secondo UPS, la riduzione di anche un solo chilometro per autista al giorno, nel corso di un anno, può comportare un risparmio significatico. E ogni giorno per UPS viaggiano circa 102mila corrieri.
Questa non è la prima volta che UPS usa droni per le consegne, anche se in passato lo ha fatto in altri contesti. Nel settembre 2016 ha svolto una consegna simulata di farmaci urgenti da Beverly, in Massachusetts, a un'isola situata quasi cinque chilometri al largo della costa atlantica. La società sta anche usando i droni per aiuti umanitari e, in particolare, per consegnare vaccini e sangue in località remote del Ruanda. UPS usa i droni anche all'interno dei magazzini per fare l'inventario della merce stoccata negli scaffali più alti.
La strada per le consegne con i droni è stata recentemente aperta dalla Federal Aviation Administration permettendo l'uso di piccoli apparecchi senza pilota in alcuni condizioni. UPS è uno dei 35 soggetti selezionati per comporre il comitato consultivo in materia di droni della FAA. Tale comitato fornirà alla FAA consigli su questioni fondamentali sull'integrazione dei droni che consentiranno il funzionamento protetto e sicuro dei droni all'interno del National Air Space System degli Stati Uniti.
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