Il 17 giugno 2019, le agenzie statunitensi Customs and Border Protection e Immigration and Customs Enforcement Homeland Security Investigations hanno scoperto una quantità record di cocaina in container sbarcati nel porto di Filadelfia: 17,5 tonnellate, la maggior quantità trovata in una sola spedizione dalle due agenzie nei 230 anni della loro storia. Il valore nella vendita sulla strada di questa enorme quantità di droga è stimato in 1,1 miliardi di dollari. Secondo la Customs and Border Protection, durante un esame dei container sbarcati nel pomeriggio del 17 giugno dalla portacontainer Msc Gayane, gli agenti hanno rilevato alcune anomalie in sette contenitori ancor prima del suo attracco al porto di Filadelfia. Quindi, le Autorità hanno analizzato i sette container dopo averli fatti scaricare, trovando all'interno 15.582 panetti di cocaina. È iniziata così un'indagine che ha portato all'arresto di sei persone.
Prima di approdare al porto statunitense, la Msc Gayane – una portacontainer feeder da mille teu – ha scalato in Cile, Perù, Panama e Bahamas e in container pieni di cocaina trasportavano legalmente diverse tipologie di merci – tra cui vino, cartone, estratti vegetali e noci secche dal Cile, nerofumo dalla Colombia e rottami metallici dagli Emirati Arabi Uniti – e avevano come destinazione finale altri scali in Irlanda, Nigeria, Sudafrica, Libano, India e Haiti.
Anche se Mediterranean Shipping Company è completamente estranea al traffico di droga, la Customs and Border Protection ha deciso di sospendere il suo certificato Customs Trade Partnership Against Terrorism (C-Tpat), anche perché questo è il secondo sequestro importante di droga avvenuto quest'anno in container trasportati dalla compagnia svizzera (quello precedente è avvenuto a marzo sempre a Filadelfia sulla Msc Desiree). Il C-Tpat è un sistema volontario cui aderiscono gli operatori del trasporto per ottenere agevolazioni nello sdoganamento delle merci in cambio del rispetto di alcuni parametri sulla valutazione del rischio e sui controlli su traffici criminali e terrorismo.
Dopo la decisione della Customs and Border Protection, Msc ha precisato che si tratta di una sospensione e non di una revoca e che il suo effetto non coinvolge direttamente i clienti e ha minime ripercussioni sulle sue attività negli Stati Uniti, che procedono in modo regolare. In concreto, aggiunge la compagnia, potrebbero aumentare i controlli sui container provenienti negli Usa dall'America Latina, ma la sospensione del C-Tpat "non avrà alcun impatto sullo sdoganamento delle merci, che entra ed esce regolarmente dagli Stati Uniti". Msc sta dialogando con l'Agenzia per ripristinare il prima possibile la certificazione.
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