Lo studio di fattibilità del nuovo porto lo pone in una baia posta a est di Cherchell, dove i fondali raggiungono una profondità di venti metri, ampiamente sufficienti per accogliere le portacontainer più grandi. Lo scalo servirà sia come hub di transhipment internazionale, sia come gateway nazionale e avrà 23 moli, con una capacità complessiva annua di 6,5 milioni di teu e 25,7 milioni di tonnellate di merci generiche. Inoltre, il porto sarà al centro di un polo industriale, con collegamenti stradali e ferroviari, che si estenderà su duemila ettari.
Il programma approvato dal Governo algerino prevede un investimento di 3,3 miliardi di dollari e una costruzione divisa in due fasi. La realizzazione avverrà tramite una collaborazione tra capitale pubblico e privato, con accesso anche d'imprese straniere. L'Algeria intende così sviluppare i traffici marittimi, raggiungendo nel 2050 una movimentazione complessiva di 35 milioni di tonnellate, contro i 10,5 mossi attualmente dai porti di Algeri e Ténès.
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