La battaglia degli spedizionieri liguri ha visto prevalere il sistema portuale spezzino. La contesa giudiziaria risale ai primi mesi del 2015, quando la casa di spedizioni Masped si era rivolta all'Autorità Garante della concorrenza e del Mercato segnalando una presunta situazione di concorrenza sleale e abuso di posizione dominante nello svolgimento delle operazioni di sdoganamento dei container nello scalo spezzino. Nel mirino era finita la società Sistema Porto, partecipata dalle locali associazioni degli agenti marittimi, degli spedizionieri, terminalisti e doganalisti, che ormai da diversi anni svolge una funzione di collettore per la fornitura di servizi come l'accesso in porto delle merci, la raccolta di documentazioni doganali, l'inserimento dei dati e dei documenti nei sistemi informatici dei terminal portuali, l'ubicazione delle merci negli spazi portuali e doganali in attesa dell'imbarco e altri. Servizi per i quali gli utenti portuali pagano una tariffa differente a seconda di vari fattori.
Proprio questo trattamento differenziato aveva sollevato da parte di Masped la denuncia di un trattamento sfavorevole riservato ai "nuovi entranti" e per questo aveva denunciato una possibile intesa restrittiva della concorrenza nel porto di La Spezia. Lo studio legale Zunarelli, che ha assistito Sistema Porto con un team composto dal managing partner Massimo Campailla, dal local partner Gianfranco Borrini e dall'associate Valentina Saviotti, ha annunciato che "l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, esaminate le contestazioni avanzate in tema di intesa restrittiva della concorrenza e abuso di posizione dominante nel porto di La Spezia, ha ritenuto l'insussistenza di elementi di fatto e di diritto tali da giustificare ulteriori accertamenti ai sensi della Legge n. 287/1990".
Dunque "si è chiuso con l'archiviazione il procedimento avviato dall'Autorità nel corso del 2015, successivamente alle segnalazioni di uno spedizioniere genovese, relativamente al presunto compimento di illeciti concorrenziali ad opera di un concessionario di servizi di interesse generali del Porto di La Spezia". Lo studio Zunarelli precisa che "nell'accogliere la richiesta di archiviazione, l'Antitrust conferma che, al ricorrere di determinate condizioni, agli utenti portuali possono essere applicate tariffe differenziate, senza che per ciò solo possano ritenersi integrati gli estremi di una intesa restrittiva della concorrenza o di un abuso di posizione dominante".
Nicola Capuzzo
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!